Il più assente ma il più giustificato, l’on Nino Minardo nel mirino del Corriere della Sera

Nell’articolo di Michela Gabanelli, il deputato modicano, è il più assente alla Camera, ma risulta presente al 99,44%.

Periodicamente gli organi di informazione parlano del lavoro del Parlamento in riferimento alle presenze dei suoi rappresentanti.

In occasioni poco edificanti come quella del 12 giugno scorso, le cui immagini sono finite sulle prime pagine dei media internazionali, l’opinione pubblica punta ancora di più i riflettori sul lavoro, sul ruolo e sullo stipendio dei rappresentanti di governo, ma soprattutto sull’impegno e sulle presenze.

E’ così che il Corriere della Sera proprio in queste ore ha pubblicato un articolo di Michela Gabanelli che fa le pulci ai rappresentanti del governo facendo riferimento ai dati elaborati da Openpolis.

Dai dati viene fuori che nonostante i lavori parlamentari si svolgano da martedì a giovedì, nell’attuale legislatura l’assenza media è del 30,6% a Montecitorio e del 21,6% a Palazzo Madama.

A fronte di uno stipendio mensile che va dai 13 e i 15 mila euro, frutto di una indennità che si aggira intorno ai 5.000 euro netti, più una diaria di 3.500 euro, un rimborso spese di 3.690 euro per i deputati, 5.830 per i senatori, 3.360 euro trimestrali per le spese di viaggio, 1200 euro l’anno per il telefono, l‘assenza non giustificata costa solo circa 200 euro e quella giustificata zero.

Per essere assenti giustificati basta essere in “missione”. Le missioni devono essere motivate e i parlamentari devono inviare al Servizio Assemblea dell’Aula i documenti sull’effettiva partecipazione. Ma queste informazioni non sono pubbliche e non è quindi possibile sapere se in quel giorno gli onorevoli sono stati effettivamente impegnati in missione.

Per missioni si intendono gli incarichi affidati da Senato e Camera ai parlamentari per funzioni istituzionali, partecipazioni alle delegazioni delle assemblee internazionali o per i lavori nelle Commissioni.

Luca Dal Poggetto, analista politico di Openpolis, sul Corriere della Sera (leggi qui larticolo) evidenzia come “Nelle Commissioni c’è una grave carenza di trasparenza, i dati non sono tutti pubblici e non si possono verificare le presenze: da tempo chiediamo un intervento su questo, ma al momento l’argomento non è all’ordine del giorno”.

E sul Corriere viene citato l’emblematico caso del deputato modicano Nino Minardo che alla Camera ha partecipato solamente a 47 votazioni cioè nello 0.63% dei casi. Lo stesso Minardo però, essendo Presidente della Commissione Difesa, risulta in missione per la maggior parte del tempo, 7.419 volte, il che rende la sua percentuale di presenza altissima: 99,44%.

Il quesito evidenziato dall’analisi è: chi verifica l’effettiva partecipazione alle missioni?

Per sopire ogni reazione ricordiamo subito ai nostri lettori che l’articolo 67 della Costituzione stabilisce che “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato” cioè la partecipazione ai lavori di Camera e Senato non è un obbligo lavorativo, bensì una responsabilità dell’eletto verso il suo partito e verso chi lo ha nominato: a loro deve rispondere della sua attività parlamentare. E delle sue presenze e assenze.

Punto e basta.

camera, corriere della sera, gabanelli, Nino Minardo, parlamentari assenteisti, senato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings