Alloggi Iacp Pozzallo: al super tecnico serve altro tempo e altro incarico

Iacp e Sindaco non si parlano. Assegnato il suolo per la costruzione dei nuovi alloggi, mentre rimane attiva l’ordinanza di sgombero

Ai primi di maggio nel corso di un collegamento durante l’incontro in Prefettura a Ragusa, il supertecnico Fabio Neri aveva chiesto 4/5 settimane per dare un responso sulla sicurezza degli alloggi Iacp di Pozzallo.

Di settimane ne sono trascorse 7 e dall’Iacp lo scorso fine settimana è stata recapitata a Palazzo La Pira, sede del Comune di Pozzallo, una nuova lettera con la quale viene annunciato che lo stesso tecnico chiede un ulteriore incarico e che servirà ancora tempo prima che possa esprimersi.

Già in quella sede, ai primi di maggio, il sindaco Ammatuna aveva detto che 4 settimane erano troppe, adesso questa nuova richiesta sa veramente di beffa. Nelle case popolari di Pozzallo continuano intanto in queste ore, sopralluoghi da parte di tecnici incaricati dall’Iacp, ma la cosa assurda è che l’ente Comune non ha più ricevuto alcuna notizia ufficiale dall’inizio del mese di maggio.

Dal 2 di maggio, nessuna comunicazione di sopralluoghi, nessuna novità sull’iter che si sta seguendo, mentre passano le settimane e i mesi con la sola novità che il super consulente, che ha già chiesto una parcella di 65 mila euro netti, ha chiesto ancora tempo e un nuovo incarico.

A Pozzallo, secondo il Commisario dell’Iacp, ci sono i soldi per le nuove case che potrebbe risolvere definitivamente il problema, ma il sindaco non assegna il terreno.

Anche su questo il Comune di Pozzallo non ci sta e fa sapere di avere già messo a disposizione un’area presso Viale Asia. Se ai tecnici dell’Iacp non dovesse andare bene, fanno sapere sempre da Palazzo La Pira, che il Comune è disposto a sentirne le ragioni e ad individuare un’altra area più gradita.

E’ palese che anche questa sia un’arma di distrazione di massa e che il problema delle 48 famiglie dell’Iacp di Pozzallo, nell’immediato non può essere la costruzione di nuovi alloggi che non nasceranno dall’oggi al domani.

La cosa incomprensibile e inaccettabile è che da settimane, dopo avere costretto il sindaco ad una ordinanza di sgombero, si continui a fare sopralluoghi su sopralluoghi senza che nessuno si sia espresso ancora ufficialmente sui reali rischi che corrono queste famiglie.

Ci si chiede anche come mai, visto che in tante occasioni basta un sopralluogo di un giorno per stabilire se un immobile è agibile oppure no, in questo caso servano due mesi e una barca di soldi. O sono tutti incompetenti o tutti troppo furbi. In entrambe le ipotesi a pagarne le conseguenza sono solo i cittadini.

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