La mostra “Capolavori intorno a Caravaggio” in corso a Ragusa Ibla

Ancora una volta tornano in scena a Palazzo Arezzo di Donnafugata l’arte barocca e la storia della Sicilia con l’inaugurazione della mostra “Capolavori intorno a Caravaggio”, curata da Costantino D’Orazio.

La mostra inaugurata nei giorni scorsi rappresenta un viaggio attraverso le opere e i documenti inediti di artisti influenzati dal rivoluzionario stile di Caravaggio. L’evento è promosso dall’associazione culturale Donnafugata 2000, da un’idea di Vicky DiQuattro.

L’iniziativa gode del patrocinio della Regione Sicilia – Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa e del supporto di Reale Mutua agenzia di Ragusa Cappello/Battaglia e dell’azienda Sansone.

Una mostra che è un viaggio attraverso la storia e l’arte. L’esposizione non è solo una vetrina di opere d’arte ma rappresenta, eccezionalmente, anche una straordinaria occasione di ricerca.

Ad esempio Angheli Zalapi e Valentina Bruschi hanno condotto un importante lavoro di approfondimento negli archivi, scoprendo l’inedito inventario dell’eredità del Barone di Donnafugata, senatore Corrado Arezzo e De Spuches. Redatto nel 1896, questo documento elenca oltre 100 opere attribuite a grandi artisti italiani dal Quattrocento all’Ottocento, fornendo una visione dettagliata della collezione d’arte della famiglia Arezzo.

La figura centrale della mostra

La figura centrale della mostra è Corrado Arezzo e De Spuches, nono Barone di Donnafugata, descritto dalla scrittrice Costanza DiQuattro come “…forse l’ultimo rappresentante di una vera nobiltà siciliana, o per meglio dire l’ultimo dei Gattopardi”. Corrado Arezzo, senatore del Regno d’Italia, è stato un influente collezionista d’arte, e il suo contributo alla cultura siciliana è ancora evidente nelle opere esposte.

Tra queste figurano capolavori come “Un popolano” di Salvatore Rosa, “San Paolo eremita nel deserto” di Jusepe de Ribera, e “David colla testa di Golia” attribuito alla scuola di Rubens. Questi dipinti testimoniano l’influenza di Caravaggio sui pittori europei del Seicento, periodo in cui l’arte caravaggesca stava rivoluzionando il panorama artistico.

Infine l’allestimento della mostra, progettato dallo Studio Sciveres – Guarini, permette ai visitatori di ammirare le opere nei sontuosi saloni del palazzo, inclusi la sala da pranzo, il salone da ballo e i salotti privati aperti per la prima volta al pubblico. Inoltre, saranno esposti i ritratti del Barone Corrado Arezzo e De Spuches e di sua moglie, dipinti nel 1889 dal messinese Dario Querci.

La mostra “Capolavori intorno a Caravaggio” segna l’inizio di una campagna di analisi e studio della collezione della famiglia Arezzo Donnafugata. Costantino D’Orazio, insieme al team di ricerca coordinato da Vicky e Costanza DiQuattro, pubblicherà nei prossimi anni i risultati delle analisi diagnostiche e delle ricerche d’archivio. Questo progetto mira a svelare nuovi dettagli sulle opere e a confermare le attribuzioni storiche contenute negli inventari.

Una mostra che rappresenta un’occasione straordinaria

Un lavoro che porta a nuove prospettive. Lo spiega la presidente Vicky DiQuattro: “Questa esposizione si propone di esplorare l’arte del Seicento attraverso la figura rivoluzionaria di Caravaggio, indagando anche il contesto storico e artistico del collezionismo nell’isola. Il Seicento fu un periodo di intense trasformazioni artistiche, con Caravaggio che introdusse un realismo drammatico e un uso innovativo della luce e dell’ombra. Il suo impatto fu profondo e duraturo, ispirando generazioni di pittori e estimatori. Nel 1800, la Sicilia, ricca di storia e tradizioni, divenne un importante centro di collezionismo, dove nobili famiglie e appassionati d’arte cercavano di acquisire opere significative, tra cui quelle legate all’eredità caravaggesca. Proprio come fece Corrado Arezzo e De Spuches, una delle personalità di spicco della comunità iblea intorno alla metà del XIX secolo e a cui è dedicata questa mostra arricchita di documenti inediti”.

Grazie al supporto istituzionale della Regione e del Libero Consorzio Comunale, questi capolavori artistici sono adesso fruibili alla collettività. Lo ribadisce l’assessore regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinato: “La mostra di Palazzo Arezzo di Donnafugata rappresenta un’occasione straordinaria per apprezzare opere d’arte di rara bellezza, normalmente inaccessibili in quanto parte di una collezione privata. Grazie al contributo dell’Assessorato ai Beni Culturali, visitatori, turisti e studiosi avranno l’opportunità unica di esplorare e approfondire il percorso artistico spinto dal vento caravaggesco. Il nostro impegno nel sostenere iniziative culturali di questo calibro, testimonia la volontà di valorizzare e promuovere il ricco patrimonio storico e artistico della Sicilia, rendendolo fruibile a un pubblico sempre più ampio”.

I visitatori potranno partecipare a visite guidate su prenotazione, immergendosi in un’esperienza culturale che celebra il patrimonio artistico della Sicilia e il genio rivoluzionario di Caravaggio.

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