Parco nazionale degli Iblei: si rischia di interrompere un iter lungo 12 anni
“Per il Parco nazionale degli Iblei serve una soluzione condivisa, senza assolutamente interrompere l’iter istitutivo in corso da dodici anni”.
A dichiaralo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo e Carlo Gilistro, al termine dell’audizione in Commissione Ambiente dedicata al tema del Parco degli Iblei.
All’incontro hanno partecipato una decina dei 27 sindaci delle province di Catania, Siracusa e Ragusa interessati dalla perimetrazione del Parco. “Una partecipazione così ridotta non ci ha permesso di avere un quadro esaustivo del sentiment diffuso sui territori verso l’istituzione del Parco. Questo modo di operare, purtroppo, ci fa perdere di vista il principio di continuità amministrativa: ad ogni elezione, cambia indirizzo e alcuni pensano di poter rimettere in discussione un iter lungo e oltremodo dibattuto”, analizzano i due esponenti Cinque Stelle.
“Abbiamo riscontrato alcune posizioni contrarie, per paura che il Parco possa ingessare il territorio. Molti altri sindaci, invece, si sono mostrati più aperti e positivi e chiedono di partecipare al progetto decisionale. Comprendiamo la loro posizione – dicono Campo e Gilistro – e abbiamo apprezzato la lettura dell’assessore Pagana che ha definito il Parco un’occasione per tutelare il territorio da incendi e speculazioni”.
“Un Parco naturale come quello degli Iblei non deve essere demonizzato. Aspettiamo con fiducia la risoluzione della Commissione Ambiente. Siamo certi che il presidente terrà conto di tutte le posizioni, incluse quelle espresse nei mesi scorsi dalle associazioni ambientaliste e dagli stake holders turistici che si sono sempre dichiarati ampiamente favorevoli”.
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