Ispica, illustrato un nuovo progetto per ampliare la produzione di zucchine

Mettere a punto protocolli agronomici volti a incrementare il tenore in sostanza secca dei frutti, attraverso un più attento uso dei concimi minerali e dell’acqua di irrigazione, anche con l’uso di tecnologie informatiche (sonde e centraline) per il monitoraggio dei parametri.

Questo uno degli aspetti più interessanti del progetto denominato “Innovazioni di processo e di prodotto per una produzione sostenibile di zucchina”, finanziato ai sensi della sottomisura 16.1 del Psr Sicilia 2014/2020 – bando 2018 con Dds n. 2572/2020 del 3 settembre 2020, i cui risultati sono stati illustrati ieri pomeriggio a palazzo Bruno di Belmonte, sede del palazzo municipale di Ispica.

Una scelta non casuale perché i 12 partner che costituiscono il Go denominato “Shelf life zucchina” che porta avanti l’idea progettuale contemplano anche la presenza di aziende agricole del settore orticolo in serra e in pieno campo tra le più rappresentative, ricadenti nella fascia trasformata delle province di Ragusa e Siracusa.

Capofila è la società Sata Srl che ha posto l’accento sull’applicazione di tecniche innovative sulla filiera che permettono di ottenere un prodotto sostenibile, di qualità e con migliore shelf life, attraverso l’implementazione di itinerari tecnici per la razionalizzazione agronomica della coltura e monitoraggio mediante l’uso di sistemi di supporto alle decisioni (Ssd) quali capannine meteorologiche e tensiometri; miglioramento del trattamento post raccolta; miglioramento del packaging del prodotto fresco; procedure di controllo e certificazione; prove di trasformazione e reimpiego degli scarti di produzione.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore comunale alle Attività produttive di Ispica, Salvatore Milana, del dirigente dell’Ispettorato dell’agricoltura di Ragusa, Giorgio Carpenzano, e del presidente dei dottori agronomi e dottori forestali di Ragusa, Giuseppe Dipietro, è stato Rodolfo Occhipinti, capo area Sud Italia di Sata Srl, a scendere nel dettaglio delle attività implementate nel progetto di ricerca applicata che nasce dal fabbisogno comune di razionalizzare il processo di produzione della zucchina, innescando un sistema virtuoso che miri alla circolarità, con l’uso di tecniche di concimazione e irrigazione per contrastare la tendenza all’eccesso di concimazione e ottimizzare l’irrigazione, oltre che incrementare il tenore della sostanza secca per prolungare la vita di scaffale della zucchina, consolidare il prodotto sul mercato, con innovazioni che agiscono su tutte le fasi della filiera, dal campo allo scaffale, dalla trasformazione del prodotto al reimpiego di scarti e residui.

A relazionare sulla sottomisura 16.1 del Psr Sicilia 2014-2022 è stato il dottore Carpenzano mentre per il dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania le dotte relazioni delle ricercatrici Sara Lombardo, Claudia Formenti e Chiara Rutigliano hanno consentito di puntare i riflettori sulla gestione agronomica razionale per migliorare le caratteristiche di qualità delle zucchine oltre ai nuovi possibili usi di prodotti a base di zucchine pronti all’uso. Il tecnologo alimentare e consulente ProSea Srl Luigi Gurrieri ha, infine, illustrato le caratteristiche del chips di zucchina, delineandone il processo produttivo e i passi da compiere per la valorizzazione del prodotto.

Chiara Rutigliano, Claudia Formenti, giorgio carpenzano, Luigi Gurrieri, Psr Sicilia, salvatore milana, Sara Lombardo, Sata srl, Shelf life zucchina

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