A.A.A. Sanità iblea vendesi: dalla Regione 540 mila euro per 7.244 prestazioni affidate a privati

Presa di posizione anche dell’on.Campo (5S) che critica la scelta del governo Schifani

La notizia era stata diffusa dall’Asp di Ragusa ai primi di luglio: per abbattere le liste d’attesa e grazie ai fondi dell’assessorato regionale per la Salute, l’Azienda sanitaria iblea si affida alle strutture convenzionate.

A partire dal 1° luglio, ha comunicato di aver contrattualizzato con alcune strutture 7.244 prestazioni diagnostiche, di cui: n.1022 Risonanze magnetiche; n. 834 Tac; n. 5388 Ecografie.

Sulla questione è intervenuta in queste ore anche la deputata regionale del M5S, Stefania Campo che ha presentato una interrogazione.

“Schifani svende la sanità pubblica e solo in provincia di Ragusa affida oltre 7000 prestazioni specialistiche a strutture private. Prestazioni ritenute maggiormente critiche – specifica Campo – che secondo il manager, Drago saranno smaltite in maniera più celere con l’ausilio degli accreditati”.

Peccato che non sia dato sapere quanti soldi vengono impiegati per questo tipo di operazione ma, soprattutto, per quale motivo le stesse somme non vengano impiegate per implementare la sanità pubblica.

Abbiamo provato a capirne di più dai decreti della Regione (il n. 657 del 2022 e il n.1396 del 2023) e le somme per garantire la riduzione delle liste d’attesa, che contemplano anche la “Committenza a privato accreditato” sono: 422 mila euro per il 2022 e 119 mila per il 2023.

Oltre 540 mila euro. Ma basteranno per coprire questo numero enorme di prestazioni affidate a privati?

L’Asp fa sapere che le 7 mila prestazioni non esauriscono la cifra e che ci sono dei residui di spesa che saranno rendicontati in tempi utili.

I dubbi sulla vicenda sono tanti e gli utenti si chiedono in primis, perchè fondi del 2022 non siano stati spesi a tempo debito mentre la sanità arranca e soprattutto com’è possibile che si investano milioni nell’acquisto di nuovi macchinari all’avanguardia che poi restano sottoutilizzati per mancanza di chi li sappia usare.

Interrogativi che cadono nel vuoto se si pensa anche alle difficoltà che si stanno affrontando per il buon funzionamento delle Guardie Mediche dove alcuni turni restano scoperti, a cominciare dall’ambulatorio infermieristico di Pozzallo per il quale fino ad oggi non si registrano novità sostanziali perchè si sta sempre aspettando l’assegnazione degli infermieri (si sta adottando specifica graduatoria) utile all’attivazione del servizio.

A tal proposito, oggi il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna ha detto che aspetterà ancora qualche giorno e poi ritornerà alla carica perché è assolutamente intollerabile lasciare una città di 20 mila abitanti senza la presenza di un medico h24 e con utenti costretti anche con patologie lievi, ad intasare il pronto soccorso di Modica.

assessorato salute, prestazioni private, sanità iblea, sanità ragusa, Stefania Campo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings