Iblea Acque e la gestione fallimentare. Proteste in tutti i comuni, e l’appello ai sindaci


Come vi abbiamo raccontato in questo articolo (leggi qui) la gestione di Iblea Acque sta suscitando numerose polemiche tra i cittadini costretti a pagare per consumi o inesistenti o comunque eccessivi rispetto a quanto realmente consumato.

Il consigliere comunale del Pd Giovanni Spadaro è intervenuto sulla questione presentando una interrogazione all’amministrazione pur premettendo che non è più il Comune l’interlocutore ma la società Iblea Acque.

Tuttavia il consigliere chiede al sindaco di Modica “di attivarsi presso detta società affinché si possano conoscere i motivi per cui a moltissimi cittadini arrivano bollette con una lettura non veritiera, e anzi spropositata, dei mc. effettivamente consumati o relative a immobili non più di proprietà per vendita e/o cambio di residenza” Il consigliere chiede altresì “di conoscere le motivazioni che impediscono un’apertura al pubblico tutti i giorni degli sportelli dedicati al servizio idrico essendo palese che un’apertura limitata solo a due giorni a settimana e per un numero limitato di utenti è ulteriore causa di esasperazione dei cittadini” 

Anche negli altri comuni la situazione e’ critica.

Ad Ispica ad esempio il consigliere comunale di ‘Sud chiama Nord’ Paolo Monaca, torna ad interviene sulla questione Iblea Acque di cui si è occupato fin dall’inizio della sua costituzione.

Già da qualche settimana– dichiara il consigliere Monaca- abbiamo ricevuto decine di segnalazioni dopo l’emissione delle nuove bollette di Iblea Acque e dopo averne visionato diverse decine, mi sono chiesto “Ma davvero stiamo ricevendo nuovamente le stesse bollette piene di omissioni, errori e orrori? Mercoledì scorso mi sono recato volutamente presso l’ufficio idrico comunale per constatare personalmente cosa stesse accadendo. Già alle 8 del mattino c’erano 50 cittadini in fila che a fine mattinata sono diventati 80: chi non ha ricevuto la prima bolletta, chi aveva la bolletta erroneamente intestata, chi attende da quasi un anno un nuovo allaccio, letture dei contatori omessi per non dire del tutto fasulle, chi ha ricevuto la bolletta di una casa venduta ormai da anni. Insomma, ogni commento è superfluo, è come sparare sulla croce rossa”.

Il consigliere Monaca sottolinea che questa situazione non può continuare ed è per questo  è stata chiesta la convocazione di un consiglio comunale ad hoc per discutere dell’attuale gestione da parte di Iblea Acque in città e dei vari disagi che subiscono gli utenti ispicesi.

I movimenti politici di CambiamoDavveroIspica, di Rinasciata Ispicese e del Partito Democratico – spiega Paolo Monaca- lo hanno richiesto da più di 20 giorni e ancora tutto tace alla faccia della trasparenza, del rispetto della legge e dei disagi che stiamo vivendo come utenti. Mi chiedo ma è normale che siano 4 consiglieri di minoranza a chiedere notizie, informazioni e soluzioni rispetto all’utilizzo di beni pubblici come l’ex mercato o rispetto alla gestione delle bollette dell’acqua? Ma non dovrebbe essere più di tutti il Sindaco della città, a voler pretendere un confronto pubblico e trasparente, in Consiglio in cui debba e voglia informare la Città sugli attuali disservizi, sulle varie criticità e magari presentare proposte e soluzioni? Pertanto– conclude il consigliere di CambiamoDavveroIspica- riteniamo inaccettabile che venga impedito un confronto libero su questioni di rilevanza pubblica. Chiediamo, quindi, all’amministrazione comunale di rispettare le norme e di convocare immediatamente il Consiglio comunale richiesto, affinchè si possa discutere, nel rispetto dei singoli ruoli, in modo trasparente e responsabile delle problematiche che riguardano tutti” 

Alla luce di questi interventi ma anche dopo aver ascoltato tanti cittadini esasperati da questa situazione ci chiediamo perché i sindaci non intervengono seriamente su questa situazione?

Sono consapevoli delle difficoltà che stanno attraversando i loro cittadini a causa della scelta assolutamente fallimentare di affidare il servizio idrico nelle mani di una società che non è chiaramente in grado di gestire la situazione? E’ possibile che ancora una volta gli interessi politici devono prevalere su quelli dei cittadini? I sindaci hanno sbagliato ma questo non li giustifica dal continua a farlo. Come si dice sbagliate e’ umano ma perseverare è diabolico. 

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