Iblea acque spiega le “bollette pazze”, ma i disservizi continuano
L’blea Acque SpA, risponde agli utenti in merito alle ventilate “bollette pazze”. Relativamente all’annualità 2023, la società spiega che i dati elaborati, si riferiscono ai database messi a disposizione dai vari Comuni che, in alcuni casi non corrispondono alla realtà.
Iblea Acque SpA predisporrà nei prossimi giorni una serie di solleciti rispetto alle bollette già inviate, ma non ci sarà alcuna azione vessatoria nei confronti dell’utente destinatario degli avvisi. Questi potrà fornire un riscontro al sollecito avanzando istanza di rateizzazione o di ricalcolo, dimostrando la eventuale non corrispondenza dei consumi indicati. Iblea Acque SpA ha già avviato la lettura del primo semestre 2024 e garantirà maggiore aderenza tra i consumi reali e quelli indicati per il pagamento allineando il più possibile le cifre a disposizione. Tramite l’App dedicata è possibile comunicare l’entità del consumo allegando la foto del contatore.
La società Iblea Acque SpA invita i consumatori, per quanto sarà possibile, al confronto diretto, e non mediato, con l’utenza ricordando che la bolletta si compone anche delle quote non legate soltanto al consumo dell’acqua ma anche alle parti che riguardano la depurazione e la gestione delle fognature. Gli sportelli della società nei vari Comuni della provincia sono sempre disponibili per ogni chiarimento.
Peccato che ad Ispica, come in altri Comuni, centinaia di persone continuino a segnalare disservizi legati al quotidiano approvvigionamento di acqua. Le lamentele arrivano dal litorale e dal centro urbano. In alcuni casi l’acqua non arriva da due giorni o la pressione è quasi inesistente.
A farsi portavoce del problema è il consigliere comunale Pierenzo Muraglie che segnala come le difficoltà maggiori siano patite dai più anziani che non sanno come affrontare il problema per risolverlo.
Manca il punto di riferimento sul territorio. Il problema reale è questo. Iblea Acque è percepita come distante dalle problematiche locali.
La gestione di Iblea Acque in questi mesi ha generato svariati disagi: questione bollette, difficoltà ad avere chiarimenti, ore interminabili di coda per potere parlare con un operatore, il mancato pagamento dei costi sostenuti dal Comune per l’emergenza idrica e non solo.
La situazione è diventata assai problematica – denuncia ancora Muraglie -ed è oramai indifferibile individuare gli opportuni correttivi per garantire un servizio efficiente.