Missione compiuta la targa in memoria di Giuseppe Ottaviano Sgarlata, scomparso tragicamente a Scicli il 12 maggio, è stata consegnata presso il Centro Nutrizionale “Giorgio Cerruto”.

La targa è stata consegnata personalmente ieri da Don Salvatore Cerruto, l’unico della Diocesi di Noto che ha avuto l’autorizzazione ad andare in missione a Butembo Beni. Nella prima mezza giornata infatti il sacerdote modicano si è recato in visita presso il Centro Nutrizionale “Giorgio Cerruto”, qui in una sala del Centro ha affisso una targa dedicata a Giuseppe Ottaviano Sgarlata in memoria del quale la mamma e il Gruppo Vincenziano di Scicli hanno donato un’offerta per i bambini malnutriti.

Il Centro nutrizionale “Giorgio Cerruto” inaugurato il 4 gennaio 2003 in memoria del fratello di don Salvatore accoglie ogni giorni tanti bambini per essere tirati fuori dal “Kwashiorkor”, la malnutrizione per mancanza di proteine che si manifesta con gonfiore delle guance, caduta dei capelli, edemi alle braccia e alle gambe.

Il problema della malnutrizione, il centro forma e assiste la popolazione

“È una malnutrizione diversa nella sua manifestazione dal “Marasma”, la malnutrizione che si manifesta con lo scheletrimento dei bambini. Al contrario, il Kwashiorkor porta gonfiore alle guance, alla pancia e agli arti. Oltre alle cure dirette dei bambini, il Centro nutrizionale si è dedicato alla prevenzione con attività formative finalizzate all’agricoltura, all’allevamento, all’educazione alimentare e in definitiva alla sana alimentazione” ha spiegato don Salvatore nel suo diario di bordo della missione.

Inoltre, ha aggiunto il sacerdote “in questo momento di crisi per i combattimenti armati in corso, il problema di tutta la popolazione è quello di trovare di che mangiare, dato che si è costretti ad abbandonare i villaggi e i campi da coltivare. Ma anche in passato, quando la gente lavorava normalmente i campi e c’era abbastanza produzione agricola, molti bambini sono caduti nella malnutrizione proprio per un problema culturale”.

Nella diocesi di Butembo Beni molte mamme, infatti, erano convinte che i bambini potessero ben nutrirsi di sola manioca e vendendo al mercato il ricavato dei prodotti coltivati in campo. Grazie al Centro nutrizionale che da ben 21 anni opera nel territorio si è potuto provvedere a una adeguata alimentazione per i piccoli e a una adeguata formazione per gli adulti.

Durante la visita Don Salvatore Cerruto ha incontrato i responsabili del Centro, il sacerdote Francois che è anche medico specializzato in Pediatria a Messina, e suor Imelda che si occupa della gestione e amministrazione; insieme ai due nutrizionisti collaboratori e a un gruppo di giovani studenti in medicina venuti al Centro per la formazione.

Altre informazioni della missione in Congo

Inoltre Don Salvatore Cerruto racconta che insieme a don Francois, si è recato presso la casa generalizia delle suore della presentazione di Maria nel quartiere di Vunghi. “Siamo stati accolti cordialmente dalla superiora generale suor Marie-Henriette Kyakimwa Kasayi e da tutta la comunità. Abbiamo poi potuto parlare con le suore che hanno dovuto lasciare la loro sede di Kanyabayonga a causa dell’invasione dei ribelli jihadisti M23. Ci hanno confermato quanto già detto dal parroco don Jerome, sul fatto che i ribelli hanno invaso e danneggiato il loro ospedaletto, ma senza distruggerlo. Il loro intento, infatti, come essi stessi hanno dichiarato alla popolazione locale, è quello di riaprirlo con personale di loro fiducia, migliorato nei servizi per far vedere alla gente che sono proprio loro, i ribelli, i veri liberatori e benefattori” ha spiegato il sacerdote modicano.

Nella serata di ieri, infine, Don Salvatore Cerruto ha potuto incontrare finalmente il Vescovo di Butembo Beni Monsignor Sikuli Melchisedech, ritornato da Kampala.