“I Consiglieri Comunali del Movimento per l’Autonomia Angelo Galifi e Salvatore Milana comunicano il proprio disimpegno politico ed amministrativo dall’attuale amministrazione di Ispica”.

Comincia così la nota diramata ieri dai consiglieri dell’Mpa di Ispica dopo la conferenza stampa del sindaco Innocenzo Leontini.

Conferenza durante la quale il primo cittadino aveva invitato il consigliere Galifi a dimettersi e aveva annunciato il cambio in giunta dell’assessore Milana. La nota dell’MPA invece vorrebbe far credere che la decisione di far mancare il sostegno alla maggioranza sia una decisione maturata dai consiglieri come si evince da queste parole:

“Abbiamo constatato a nostro malincuore che i risultati sperati a inizio legislatura non sono stati prodotti e cosa peggiore che fino all’ultimo non si è fatto niente per invertire questa tendenza Avevamo già anticipato per le vie brevi, nei giorni scorsi al Sindaco, che stavamo valutando la possibilità se proseguire o meno nel sostegno del Movimento, che noi rappresentiamo ad Ispica, alla maggioranza che amministra la nostra città.Venerdì scorso, l’On. Fabio Mancuso, dirigente regionale del MPA, dopo una riunione svoltasi con i rappresentanti locali del Movimento, ha confermato telefonicamente al Sindaco Leontini il totale disimpegno del gruppo consiliare alla coalizione di maggioranza”

Ma le cose non sembrano essere andate propriamente così, ma in politica le interpretazioni possono essere tante.

In conferenza stampa, e chi era presente lo ricorderà, il sindaco Leontini non ha mai nominato l’Mpa ma solo i due consiglieri questo a dimostrazione del fatto che la sua presa di distanza – come ci ha spiegato – non è nei confronti del partito che rappresentano ma riguarda proprio Galifi e Milana che fra l’altro va ricordato hanno aderito al progetto Mpa da poco tempo.

Il sindaco, inoltre, da noi contattato smentisce di aver ricevuto da parte dell’on Mancuso questo messaggio ma anzi al contrario la massima disponibilità a poter trovare una soluzione per risanare i rapporti.

I consiglieri però superano ogni versione e nella nota, continuano con queste dichiarazioni:  “Di volta in volta voteremo in Consiglio Comunale secondo le nostre valutazioni, sempre tenendo conto degli interessi della collettività che ci ha votato e dato fiducia. Continueremo a svolgere il nostro mandato di consiglieri comunali con senso di responsabilità, costruttivi e mai distruttivi. Resteremo fermamente impegnati nei valori e negli ideali che ci hanno ispirato nella vita, continueremo a credere e ad impegnarci per una politica sempre vicina ai bisogni reali delle persone e realizzata con il cuore. Siamo determinati a lavorare ad un progetto che possa portare alla formazione di una squadra politica modellata attorno alle esigenze della città”

Quindi i consiglieri non hanno nessuna intenzione di lasciare il loro posto in consiglio e anzi annunciano che:  “Al rientro del Consigliere Angelo Galifi, che si trova fuori Italia per motivi personali, insieme al Consigliere Salvatore Milana, si provvederà a portare a conoscenza della cittadinanza ispicese tutti i dettagli e le dinamiche che ci hanno portato a fare questa scelta.”

Intanto oggi c’è attesa in città per il consiglio comunale che potrebbe anche slittare a domani.

Fatto sta che ci sarà certamente un clima infuocato e come ci ha anticipato Milana al telefono questa mattina, contattandoci per contestare il nostro articolo non avendo gradito alcune espressioni, come la parola ‘silurato’, “tireremo fuori gli scheletri dall’armadio” una frase che non lascia presagire nulla di buono. 

Vedremo cosa dirà il sindaco nella sua relazione introduttiva che dovrebbe toccare anche e soprattutto la questione dell’ordine pubblico.

Intanto dopo l’incontro con il Prefetto al sindaco di Ispica, gli è stata garantita una maggiore presenza delle forze dell’ordine nel territorio e la convocazione del tavolo sulla questione ordine pubblico.

Il primo cittadino inoltre ha chiesto anche la possibilità di assumere un comandante dei vigili urbani visto che ad oggi deve “accontentarsi” di farselo prestare saltuariamente da altri comuni cosa che pesa notevolmente sulla gestione dell’ordine pubblico stesso.