Il sindaco di Ispica Innocenzo Leontini perde un altro pezzo in consiglio comunale.

Dopo l’uscita dalla maggioranza dei due consiglieri dell’Mpa Angelo Galifi e Salvatore Milana, e della consigliera Mary Ignaccolo ex Fratelli d’Italia, e oggi gruppo misto, a ritirare il proprio appoggio all’amministrazione anche la consigliera Matilde Sessa del movimento CIV.ES. 

“Nel prendere atto delle evoluzioni del Suo progetto politico-amministrativo- scrive la Sessa rivolgendosi al primo cittadino al quale è stata inviata la nota– avviato quale progetto civico e nei fatti trasformato in una aggregazione di partiti politici, non rispondenti alla volontà iniziale dei cittadini che ci hanno eletti, nel prendere atto che tale trasformazione ha nei fati determinato una situazione progressiva di esautorazione del ruolo del movimento civico Civ.es ed in particolare della scrivente, in qualità di Consigliere comunale, con il tacito assenso dei vertici del movimento medesimo, temi dalla scrivente sempre affrontati in modo aperto e costruttivo nelle opportune sedi di discussione della maggioranza: nel  prendere atto degli ultimi eventi consiliari ritengo doveroso, comunicarLe ufficialmente che, non farà parte del movimento civico CIV.ES, per le motivazioni in premessa, non riconoscendomi nel progetto politico- amministrativo da Lei rappresentato e contestualmente della Sua coalizione di maggioranza. La scrivente espleterà, questo ultimo scorcio del proprio mandato amministrativo, da Consigliere indipendente, aderente al gruppo misto, all’interno del civico consesso, con senso di responsabilità ed immutato rispetto nei riguardi di quanti mi hanno sostenuto e nell’interesse della nostra comunità cittadina ispicese”

La situazione a Palazzo Bruno si fa sempre più complessa. Il sindaco Innocenzo Leontini, in sostanza, di fatto non ha una maggioranza ma cosa comporterà concretamente questo non è dato sapersi. Si può solo intuire.

Certo qualche contraddizione si coglie. Sorprendono le motivazioni con cui i consiglieri lasciano la maggioranza e soprattutto quando sostengono di voler fare il bene della città.

L’opinione pubblica attenta, fa notare che forse per fare il bene della città bisognerebbe restare al proprio posto e continuare a lottare per fare quello per cui sono stati scelti dai cittadini. Le fughe, o perseguire interessi personali in un momento difficile per Ispica, come più volte ribadito dal primo cittadino, sono sintomo di malessere, mentre sarebbe necessario che la politica facesse un salto di qualità e guardasse ai veri interessi della propria gente.

Continuando così si va a sbattere e la città sarà senza una maggioranza, e questo sempre per perseguire l’interesse della …città? Un paradosso!