Giovani Fenicotteri nelle spiagge iblee, appello dell’OIPA per la loro salvaguardia e tutela

In queste ultime settimane sono stati avvistati alcuni esemplari di giovani fenicotteri, appartenenti alla specie Fenicottero maggiore, largamente conosciuto come Fenicottero Rosa, una specie selvatica protetta e tutelata dallo Stato.

In tanti si sono imbattuti in questi splendidi esemplari in diverse spiagge del litorale ibleo. Per questo la sezione ragusana dell’Oipa, l’Organizzazione Internazionale per la protezione animali, ha diramato un piccolo promemoria per non fare del male all’animale e non commettere errori banali dettati dalla curiosità.

L’Oipa ragusana precisa: “non si tratta più di “pulcini”, come riportato erroneamente in alcuni articoli, ma di giovani nati nella riserva privata dei Pantani Cuba e Longarini (oramai asciutti a causa della siccità) questa estate ed ormai atti al volo e quindi in fase di dispersione lungo la costa”.

Per questo bisogna procedere con la massima cautela e attenzione per garantire al fenicottero di potersi salvare. Giustamente la curiosità alle volte la fa da padrone, ma in questo caso trattandosi di una specie protetta e tutelata dalla Stato conviene andarci con i piedi di piombo.

Cosa fare se ci si imbatte in questo grazioso fenicottero rosa?

L’Oipa di Ragusa nel suo promemoria per i cittadini ha specificato che nel caso si avvista un fenicottero maggiore bisogna prima di tutto accertarsi che non sia ferito. Nel caso in cui il fenicottero è ferito, bisognerò avvisare il corpo forestale o le forze dell’ordine che si attiveranno per il recupero dell’animale. In alternativa il recupero può essere effettuato anche da volontari, esclusivamente coordinati da esperti del settore. In seguito al recupero il fenicottero ferito sarà trasferito necessariamente al Cras, centro recupero animali selvatici, presenti a Messina o a Palermo.

Qualora non fosse ferito, l’Oipa di Ragusa sottolinea: “l’animale non va assolutamente avvicinato, toccato, disturbato, stressato per fare foto o video. Queste azioni costituiscono reato penale e maltrattamento della fauna selvatica protetta. Non tentare di nutrire i fenicotteri in alcun modo, poiché si nutrono esclusivamente di micro-crostacei presenti nell’acqua salata. Se l’animale non si trova in una situazione di pericolo evidente, non intervenire in alcun modo ed invitare i presenti a non interferire.”

Infine recuperare l’animale sano è difficile e molte volte controproducente, perché si rischierebbe il peggio. Infatti i fenicotteri sono animali molto sensibili allo stress. I fenicotteri feriti, una volta recuperate le forze, spiccheranno il volo per raggiungere un gruppo di adulti.

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