Partenariato speciale per il Castello di Donnafugata: botta e risposta Cassì-Firrincieli
E’ botta e risposta a Ragusa sulla proposta di Partenariato Speciale Pubblico Privato per il Castello di Donnafugata. Una questione complessa che secondo il consigliere Firrincieli non può essere liquidata nel giro di un mese, in pieno agosto.
“La proposta progettuale di partenariato speciale pubblico privato per il castello di Donnafugata non può essere liquidata con una semplice delibera e un bando che limita la possibilità di presentare le proprie adesioni nel giro di un mese. E’ una questione molto complessa, che impegnerà il Comune per 10 anni più eventuali altri 10, attraversando, dunque, quattro diverse future amministrazioni comunali, e che, per tale ragione, presuppone il fatto che anche il consiglio comunale debba essere investito della problematica per esprimersi sulle eventuali modalità di intervento” dichiara il consigliere comunale del movimento Cinque Stelle.
Noi, per quanto abbiamo già letto nella proposta, siamo contrari alla esternalizzazione con queste modalità dove alcune voci di spesa rimarrebbero in capo all’ente e altre non è ben chiaro da chi dovrebbero essere sostenute.
“Chiunque volesse leggere le 122 pagine della proposta progettuale già pervenuta, si renderebbe facilmente conto che i proponenti vi lavorano da mesi. Naturalmente, non conosciamo le aziende eccetto appunto per quanto potuto apprendere nella lunga relazione prodotta in proposta progettuale e dai curricula allegati del gruppo dirigente delle due società Logos (con sede anche a Ragusa) e Civita Sicilia all’uopo legate in una Rti che potenzialmente potrebbe aggiudicarsi il bando.
La scelta che si vuole compiere ha una ricaduta importante sul cespite forse più prestigioso al momento in possesso del patrimonio immobiliare del nostro Comune, l’unico che nel 2023 ha portato nelle casse del Comune 622mila euro. Per cui non si può liquidare tutto in un mese come se nulla fosse. E, soprattutto, non riteniamo congrue le somme che il Comune introiterebbe con questo accordo (30mila euro) e ci sono aspetti non descritti come la percentuale sugli introiti, o quelli definiti dai proponenti “criticità”, che vorremmo venissero chiariti e per i quali abbiamo redatto ed inviato apposito accesso agli atti.
Al consigliere Firrincieli, replica il sindaco Cassì che evidenzia come non si tratti di una procedura avviata dal Comune ma da un soggetto terzo, competente in materia, che avanza all’Ente una propria proposta di gestione. Chiunque può o avrebbe potuto fare altrettanto non solo negli scorsi mesi ma negli scorsi anni, prendendosi tutto il tempo per formulare il progetto più vantaggioso in termini di tutela e valorizzazione del Castello.
Una proposta che può arrivare anche ad agosto, tutt’altro che un periodo di ferie per le società che lavorano nell’ambito dei beni culturali. Donnafugata, che in questi ultimi anni ha conosciuto una stagione di restauri come non viveva da (troppi) decenni, deve poter finalmente esprimere tutto il suo potenziale già dal prossimo anno.
Maggiori aperture al pubblico, anche serali; maggiore disponibilità di personale altamente qualificato; sinergia strategica con il nuovo Museo della Città di Palazzo Zacco; eventi selezionati e di alto livello; promozione del bene. Al centro ci sarà un tavolo tecnico paritario pubblico-privato; una cabina di regia dove conoscenza del territorio e competenza nella gestione di beni culturali si incontrano per individuare le migliori scelte strategiche e operative. Il Comune di Ragusa rimane e rimarrà proprietario e protagonista delle strategie di utilizzo di Donnafugata” chiude Cassì.
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