Modica: la ‘commedia’ dell’amministrazione sulla vicenda Gesco, con 4 personaggi ed un… autore

Riceviamo e pubblichiamo questa riflessione a tratti ironica dell’avv Salvatore Poidomani, che è anche segretario del Partito Democratico di Modica, sulla vicenda Gesco.

Una sorta di copione per mettere in scena una commedia che vede protagonista alcuni personaggi dell’amministrazione, e non solo, e che potrebbe essere esilarante se non fosse che a tratti sembra avere più le caratteristiche di una una tragedia.

“Nei giorni scorsi abbiamo seguito la vicenda Gesco, scrive Poidomani, consistita nel tentativo, per fortuna sventato dalle opposizioni, di conferire all’interno della società un incarico fiduciario senza che ce ne fosse bisogno, con ciò commettendo un grave abuso e arrecando danni economici alla società.

Sia l’amministratore che la sindaca e l’assessore non hanno chiarito in maniera convincente come sono andati i fatti. Ci hanno raccontato che l’incarico era stato conferito gratuitamente, ma la circostanza che il dipendente non lavori più vuol dire che le cose sono andate come tutti abbiamo immaginato.

La sindaca, peraltro, per giustificare la mancata trasparenza, ha paragonato la gestione della cosa pubblica alla conduzione della vita familiare, per cui, a suo dire, le cose all’esterno appaiono diverse da quelle che realmente accadono.

Ritenuto che l’amministrazione comunale ignora il principio di trasparenza e che si trincera dietro la riservatezza, con un pizzico di fantasia abbiamo ricostruito quello che è avvenuto all’interno della famiglia Abbate-Monisteri-Viola-Giallongo.

I protagonisti della commedia sono: Abbate (Lui) Monisteri (Mon) Viola (Vio) Giallongo (Giallo) e il coordinatore nominato (Coo).

Un giorno del mese di luglio Lui telefona a Giallongo:

Lui: Ciao, come stai?

Giallo: Bene.

Lui: Senti, ho pensato che nella Gesco vi serve nuovo personale.

Giallo: Ma non ci serve nessuno, non c’è lavoro da svolgere.

Lui: Io invece penso di sì, qualcuno potrebbe dare una mano a te personalmente.

Giallo: A essere sincero forse è superfluo anche il mio incarico.

Lui: Secondo me serve.

Giallongo a quel punto capisce.

Giallo: Vabbene, ma che incarico gli diamo?

Lui: Inventati qualcosa, fagli fare il coordinatore.

Giallo: Ma ci vogliono le competenze.

Lui: Ce le ha, a voglia di competenze.

Giallo: Ma in base a quale norma lo assumiamo?

Lui: Puoi dargli un incarico fiduciario, inventati un articolo di legge.

Giallo: Sarà fatto!

Lui: Mi raccomando fai le cose per bene, firmate un regolare contratto.

Giallo: Stai tranquillo!

Giallongo conferisce l’incarico al soggetto indicato.

Dopo qualche giorno l’assessore Viola viene a conoscenza dell’incarico e chiama Giallongo.

Vio: Dottore, è vero quello che ho sentito in giro? Che avete dato un incarico?

Giallo: Sì assessore, avevamo bisogno di un coordinatore, da solo non ce la posso fare.

Vio: Non lo discuto, ma non era il momento. Come lei sa dobbiamo ancora pagare 11 mensilità e altri accessori ai lavoratori della SPM, cosa che da ex sindacalista mi crea una crisi di coscienza, per cui pare brutto che spendiamo risorse per altri lavori.

Giallo: Ma ormai è fatta, sa come è Lui. Ma tranquillo nessuno se ne accorgerà in questo periodo.

Invece, le opposizioni, spesso distratte e indolenti, non si sa perché vengono a conoscenza dell’accaduto e nel mese di agosto denunciano l’abuso.

La sindaca e l’assessore si preoccupano e cercano di giustificare l’operato dell’amministratore Giallongo. Ma le opposizioni incalzano e minacciano di trasmettere gli atti alla Corte dei Conti.

A quel punto si svegliano per correre ai ripari. Monisteri invita Viola a trovare una soluzione.

Mon: Saro, devi trovare una soluzione per uscire da questo casotto, inventa qualcosa, prenditi due tre giorni, assentati dal municipio ma trovami qualcosa da dare in pasto all’opinione pubblica.

Viola accetta l’incarico e per tre giorni scompare. La mattina del terzo giorno si sveglia con la soluzione in testa e all’alba chiama la sindaca.

Vio: Maria, scusa l’ora, ho trovato.

Mon: Dimmi Saro.

Vio: Potremmo dire che il coordinatore lavora gratis.

Monisteri rimane attonita, lei non ci avrebbe mai pensato a uno stratagemma del genere, e pensa che quello ha avuto un colpo di genio, è sprecato a fare l’assessore – pensa.

Mon: Saro, sei il nuovo Ulisse. Diffondiamo la notizia, rilasciamo le interviste.

Vio: Ho solo qualche dubbio, non so se quelli dell’opposizione ci credono.

Mon: Ma scherzi, e perché non dovrebbero, la cosa è talmente seria e credibile che se la caleranno.

E in effetti le opposizioni ci credono, non hanno motivi per sospettare inganni.

Dopo qualche giorno la sindaca chiama l’assessore.

Mon: Hai visto Saro, è andata bene, ci hanno creduto. Il Pd addirittura ti ha elogiato. La questione è chiusa.

Vio: Sì, ma ne rimane un’altra.

Mon: Ancora, e cos’altro?

Vio: Bisogna dirlo al coordinatore.

Mon: Cosa?

Vio: Che dovrà lavorare gratuitamente. Chi glielo deve dire? Cu cià penni a cianciana o iattu.

Mon: Dillo a Giallongo, è stato lui a creare il casino, che la risolva lui.

A quel punto Giallongo è costretto a chiamare il coordinatore.

Giallo: Buongiorno.

Coo: Buongiorno.

Giallo: Senti, tu lo sai come è messo il Comune di Modica, conosci la situazione finanziaria?

Coo: Uuhh!

Giallo: Sai come è nata questa nuova società e con quali problemi economici?

Coo: Uuhh!

Giallo: Sai che dobbiamo pagare un sacco di mensilità arretrate ai lavoratori della SPM.

Coo: Uuhh! Uuhh!

Giallo: Lo sai che in certi momenti della vita, ognuno di noi deve fare la propria parte, deve mettersi al servizio della collettività.

Coo: Uuhh! Uuhh! Uuhh! 

Giallo: Ti ricordi del famoso discorso di Kennedy, Non chiedete cosa può fare il vostro paese per voi, chiedete cosa potete fare voi per il vostro paese.

Coo: Uuhh! Uuhh! Uuhh! Uuhh!

Giallo: Ecco, è il momento in cui tu deve fare qualcosa per la tua città.

Coo: ???

Giallo: Lavorare a titolo gratuito per il bene comune. Pensa agli onori che ricevesti. La stima e la gratitudine dei modicani.

Coo: ……

Giallo: In questi giorni pensavo che se trovassimo altri 100 cittadini come per te potremmo salvare le casse della società e del Comune.

Coo: ……

Giallo: Mi senti? 

Coo:……

Giallo: Ei?

Coo:….

Dopo qualche giorno un cittadino chiama il centralino della Gesco.

Cittadino: Buongiorno, mi può passare il coordinatore per favore, grazie.

Centralinista: Ma qui non c’è mai stato un coordinatore.

Salvatore Poidomani

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