Ispica: il cordoglio della città per la scomparsa di Salvatore Carpintieri, ex sindaco e sindacalista

La città di Ispica oggi si è svegliata con una triste notizia la morte prematura a soli 69 anni di Salvatore Carpintieri, sindacalista, politico, espressione del Partito Comunista fu piu volte consigliere comunale e Sindaco di Ispica dal 19 Marzo 1988 al 23 Luglio 1989.

Tante le dichiarazioni di stima e di affetto nei suoi confronti. 

Il Sindaco Innocenzo Leontini, la Giunta Comunale, il Presidente del Consiglio Comunale Titta Genovese e i Consiglieri Comunali hanno espresso il proprio cordoglio e affettuosa vicinanza alla Famiglia Carpintieri. E hanno ricordato la figura di “Uomo ed Amministratore animato da profondo senso civico e morale” 

Il consigliere comunale Gianni Stornello nel profilo posta una foto storica che riportiamo qui

La foto risale al 19 marzo 1988. Salvatore Carpintieri (l’unico con la barba) è stato appena eletto sindaco. Gli lascia lo scranno l’onorevole Salvatore Stornello, che presiedeva la seduta come consigliere anziano. Chinato l’allora segretario generale del Comune di Ispica Emanuele Giardina, a destra il vice segretario Salvatore Tonaca.

Gianni Stornello del Pd, scrive un lungo post per ricordare la sua figura:

La morte prematura di Salvatore Carpintieri arriva in un momento particolare della vita politica cittadina. Perché Carpintieri impersonava quel modo di intendere e fare la politica completamente diverso da quello in voga. Era un approccio ricco di passione, idealità, concretezza, alta tensione morale ed etica e solo se adeguatamente preparati dalla gavetta della militanza che iniziava dal basso, dalle organizzazioni giovanili dei partiti, dal goliardico e formativo attacchinaggio dei manifesti elettorali, tanto per dirne una. Salvatore Carpintieri non faceva eccezione. Consigliere comunale a capo di un gruppo di giovani comunisti che si erano resi protagonisti di una svolta all’interno del partito locale, artefice di un’opposizione durissima e intransigente nei confronti delle amministrazioni socialiste degli anni ’70 e ’80, Carpintieri fu sindaco di Ispica dal marzo 1988 al luglio 1989 (ci fu la caduta del muro di Berlino in mezzo). Allora il sindaco lo eleggeva il Consiglio comunale e la coalizione amministrativa di allora, fatta da partiti (Democrazia Cristiana, Partito Comunista e Socialisti indipendenti di Sinistra) e non da singole persone, come si usa oggi, si era accordata dividendo il quinquennio fra i rappresentanti dei tre partiti che a turno avrebbero espresso il sindaco (allora gli accordi si facevano con una stretta di mano e guardandosi negli occhi). Erano gli anni della “giunta anomala” di Ispica (democristiani e comunisti insieme, un’eresia) che Carpintieri definiva “di salute pubblica e morale

Salvatore Carpintieri era uomo di partito e come tale, sotto il PCI, raggiunse traguardi importanti: da segretario sezionale (la sezione del PCI era intitolata a Lenin) a segretario della federazione comunista di Ragusa, Come tale, arrivò anche a sedere nel Comitato centrale del Partito Comunista (era il parlamentino del vecchio PCI). Partecipò alla svolta della Bolognina e aderì al PDS prima e ai DS poi. Con la nascita del PD si fermò, uscendo definitivamente dai radar di una politica che cominciava a cambiare, adottando prassi e metodi che Carpintieri non condivideva. Era abituato ai compromessi, Salvatore Carpintieri, e da politico di razza ne aveva pure fatti. Ma entro certi limiti. Intraprese la carriera sindacale nella CGIL distinguendosi per scrupolo, impegno e grande, assoluta riservatezza. La sua scomparsa sgomenta amici, compagni, avversari, tutta la città. E paradossalmente dal silenzio rumoroso di questi anni corona un grande insegnamento che Salvatore Carpintieri ci lascia. C’è una Politica che guarda al futuro, che realizza le cose, che fa i compromessi al rialzo, che è intransigente contro mafie e mafiucole varie, che è assolutamente disinteressata dal punto di vista personale. Peccato sia sempre più lontana dai nostri palazzi” 

Anche la comunità di Sinistra Italiana piange la morte di Salvatore Carpintieri.

“Il nostro compagno Salvatore è stato segretario del Partito Comunista e del Pds per la provincia di Ragusa, consigliere comunale nonché sindaco di Ispica. La tensione ideale e il rigore morale di Carpentieri sono alla base di una lunga esperienza politica cresciuta nella storica battaglia contro l’installazione della base missilistica a Comiso e poi nelle numerose iniziative politiche Successivamente dirigente della Cgil con incarichi nelle categorie e a livello confederale. Anche nel mondo sindacale Carpintieri è ricordato come dirigente della Cgil con diversi incarichi nella federazione dei braccianti , poi nel sindacato degli edili e infine con incarichi a livello confederale. Salvatore Carpintieri è stato espressione di  quella generazione, cresciuta nell’ambito del pensiero politico di Enrico Berlinguer , ha rappresentato per tutto il Paese un esempio di impegno per la democrazia e i diritti del mondo del lavoro. Abbracciamo la moglie Franca e le figlie Eva e Laura.

Nicola Colombo lo ricorda con poche ma sentite parole “ Ottobre 1975- settembre 2024 quasi mezzo secolo sulla stessa strada, quella degli ultimi, quindi dei più giusti.Non ti dimenticherò” 

L’ultimo saluto verrà dato domani alle ore 17:00 al cimitero di Ispica 

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