Modica, carenza polizia municipale, la Cgil torna a sollecitare l’amministrazione che non ha soldi

Il segretario della Camera del Lavoro di Modica Salvatore Terranova, anche alla luce dei numerosi fatti di cronaca accaduti in città, torna sulla vicenda della carenza del corpo di polizia municipale e quindi sulla tematica della sicurezza.

“Già diversi mesi addietro-dichiara Terranova- abbiamo detto che a Modica ormai è ridotto a lumicino il corpo di polizia municipale, che ha un ruolo non secondario nel garantire il controllo del territorio in senso lato e che non era più differibilela individuazione di strumenti per arrivare ad una soluzione possibile. Ricordiamo che abbiamo chiesto al Prefetto la istituzione di un tavolo, per il sol fatto che la sicurezza di una città è un bene a cui tutti debbano contribuire, le istituzioni statali, quelle locali e i cittadini e non perché volevamo scavalcare il ruolo dell’Amministrazione comunale, le cui prerogative abbiamo sempre rispettato. 

Sono trascorsi 9 mesi e su questa problematica siamo ancora al punto di partenza; nel frattempo la polizia locale si è ulteriormente ischeletrita per via di altre quiescenze intervenute e la città è stata vittima non solo di vere e proprie rapine in pieno centro storico e nella periferia, ma vede sempre di più aggravarsi il suo sistema di controllo, di per sé ormai palesemente e decisamente carente.

Non è colpa di qualcuno, né tantomeno dell’Amministrazione, ma va preso atto che non si può più restare con le mani in mano di fronte ad una quasi emergenza che tra qualche altro mese diventerà emergenza conclamata. È ormai fuor di dubbio che il primo passo da compiersi è rappresentato da quello di rinforzare la Polizia municipale di Modica, ma sappiamo anche della impossibilità del Comune a procedere alla assunzione di nuovi vigili, o con nuovi concorsi o attingendo gli idonei delle graduatorie redatte all’esito di concorsi promossi da altri enti, per la semplice ragione che risulta inadempiente sotto il profilo degli esercizi finanziari degli anni pregressi. Dovendo ancora approvare diversi esercizi finanziari precedenti, Modica non può bandire neanche mezzo concorso. E allora si resta a guardare? Si attende che si approvino i bilanci mancanti? O ci si muove per superare il muro che si oppone? 

Pensiamo che non si possa ancora attendere l’approvazione dei bilanci, perché è fisiologico supporre che passerà, se tutto filerà liscio, ancora almeno un altro anno (speriamo con tutto il cuore di sbagliare) prima che il Comune di Modica possa definirsi ente con i bilanci approvati, sempre che non accada qualcosa di più inesorabile. 

Non si può più restare impassibili e immoti rispetto a ciò che ci si prospetta davanti nei prossimi mesi, con una ancora più accentuata sparuta e quasi inesistente presenza degli agenti municipali sul territorio. Qualcosa andava e va pensata. 

Come Camera del Lavoro una umile proposta, con apposita lettera, l’abbiamo lanciata al Sindaco, nella quale abbiamo chiesto al Primo cittadino e all’Assessore al ramo di riunire tutte le forze politiche e sociali cittadine per creare le premesse per una rivendicazione territoriale rispetto al Governo nazionale. Abbiamo proposto al Sindaco la nostra piena disponibilità di convocare a Modica i parlamentari nazionali della Sicilia per discutere del problema e chiedere loro di impegnarsi per provare a far concedere anche a Modica la deroga concessa al Comune di Catania, che, pur essendo malmesso come il nostro ente in termini di bilanci e, per giunta, in dissesto, ha ottenuto di poter assumere 100 vigili urbani, derogando appunto alla normativa alla base per bandire nuove assunzioni. Se Catania ha ottenuto questa possibilità per una questione di sicurezza, perché mai Modica non dovrebbe essere anche l’ente a cui venga concessa la deroga, se tra un paio di mesi non avrà più uno solo vigile urbano da dislocare nel territorio per il totale svuotamento del corpo? 

La nostra proposta non è stata fatta con l’obiettivo di mettere in difficoltà il Sindaco e la Sua Amministrazione. Riunire le forze della città su un problema che riguarda tutti non è un atto di debolezza politica; pensiamo, al contrario, sia indice di forza e di autorevolezza politica. La sicurezza è un bene di tutti e non ha colori, ha solo il colore dei cittadini che si impegnano per la loro città per vederla più ordinata e in linea con la sua tradizione di cittadina serena e sicura. 

Il Sindaco ci ha informato che avrebbe pensato ad avviare l’iniziativa tesa a porre la richiesta di ottenere la deroga e che sarebbe stata tra le problematiche che avrebbero avuto priorità nell’ azione amministrativa comunale. 

Come Camera del Lavoro stiamo aspettando che qualcosa si veda e se insistiamo non è perché diffidiamo, ma semplicemente perché la preoccupazione sta prendendo il sopravvento, soprattutto di fronte ad una grave questione che riguarda il mantenimento di uno stato di attenzione sul territorio.

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