iuzzoIl consigliere comunale di Coraggio Comiso, Salvo Liuzzo, ha espresso un forte dissenso in merito alla mancata erogazione del servizio di refezione scolastica per le prime classi del tempo prolungato delle scuole primarie.

Il consigliere di opposizione infatti, in una controreplica all’assessore al ramo Giusi Cubisino, ha criticato duramente l’amministrazione comunale, evidenziando la contraddizione tra quanto dichiarato dall’assessore e la realtà dei fatti.

La mancanza di risorse economiche stoppano la refezione

Giusi Cubisino aveva sostenuto che la questione non fosse legata a motivi economici. Liuzzo però ha ribadito che la nota ufficiale diffusa dall’assessore Cubisino ai dirigenti scolastici, in cui si parla di un limite organizzativo raggiunto, dimostra il contrario. Secondo il consigliere, i problemi nascono proprio dalla mancanza di risorse economiche sufficienti per garantire il servizio a tutti gli studenti, come emerge dalle stesse parole dell’amministrazione.

Salvo Liuzzo ha inoltre sottolineato il disservizio che sta colpendo circa sessanta famiglie, le quali, iscrivendo i figli al tempo prolungato, si aspettavano di avere il servizio mensa, che invece non sarà garantito.

“Famiglie che, lo ribadisco, sono venute a conoscenza di quanto sta accadendo soltanto ora. Altrimenti, perché avrebbero dovuto iscrivere i loro figli al tempo prolungato? C’è una contraddizione in termini. Infatti, il ministero cerca di incentivare il tempo prolungato, ma farlo senza refezione scolastica non ha senso. E stiamo parlando di un disagio che rischia di prolungarsi anche per il futuro e che, purtroppo, potrebbe pure ampliarsi. E dire che dovremmo potere contare sulla cucina nuova, sull’ausilio di altri due cuochi, ma tutto è stato portato avanti con grande sufficienza e, purtroppo, i risultati sono questi.” commenta Salvo Liuzzo.

Infine, il consigliere ha rimarcato la gravità del problema, affermando che l’assenza del servizio di refezione scolastica non solo rappresenta un disagio per le famiglie, ma rischia di ripresentarsi anche negli anni a venire. Ha concluso accusando l’amministrazione comunale di aver gestito la questione in modo superficiale e insufficiente, penalizzando una parte della cittadinanza.