Convegno Pastorale Diocesi di Noto: tre giorni per costruire comunità di pietre vive

Dal 25 al 27 settembre, la Diocesi di Noto vivrà il tradizionale appuntamento del Convegno di inizio anno pastorale. Questa edizione è dedicata interamente al 180° anniversario della fondazione della Diocesi e al Grande Giubileo del 2025.

Il Convegno Pastorale è ormai parte integrante della storia della Diocesi di Noto, un’esperienza voluta per dare un avvio significativo e, allo stesso tempo, cogliere le nuove sfide con coraggio. La scorsa edizione ha mostrato come le persone vogliano impegnarsi per edificare la comunità ecclesiale e costruire comunità vive.

Tutti chiamati a essere costruttori di bellezza

Siamo tutti chiamati a divenire costruttori di bellezza nel terzo millennio. Nel testo La mistica della strada e il Vangelo della gioia e della misericordia, il vescovo Salvatore Rumeo ricorda: “Vicini o lontani da Dio, dentro o fuori il mistero della grazia, Dio continua ad essere «segno di contraddizione» per molti”. Questo, però, non deve scoraggiare, ma anzi invogliare a dare il proprio contributo.

Infatti, “Costruiamo insieme comunità di pietre vive” è il tema scelto per il Convegno 2024, proprio perché è dal “noi” che si dà inizio a sogni grandi. “Il cammino è lungo e faticoso, perché ci si trova immersi nella strada”, ricorda il vescovo nel testo sopra citato. Per questo motivo, l’avvio è previsto il 25 settembre nella Chiesa Madre a Ispica, insieme come una grande famiglia. L’appuntamento di quest’anno è di nuovo itinerante, proprio perché ogni singolo comune della Diocesi deve sentirsi parte della comunità.

L’anno pastorale 2024-2025 non sarà segnato soltanto dalle celebrazioni del 180° anniversario, evento ricco di significato che riporta ogni singola comunità alle proprie radici. Infatti, si avvia a conclusione il Cammino Sinodale della Chiesa Italiana, e si apre un anno ricco di eventi con il Giubileo della Speranza.

Il Convegno di inizio Anno Pastorale 2024-2025

Il Convegno di inizio anno pastorale sarà ispirato alla nuova Lettera Pastorale del Vescovo Mons. Salvatore Rumeo, intitolata “Genesi d’amore. Ritorniamo al Vangelo di Gerusalemme”. Questo documento, che verrà presto presentato, guiderà il cammino della comunità diocesana sotto il tema: “Costruiamo insieme comunità di pietre vive”.

I tre giorni del Convegno saranno così strutturati: dal 25 al 26 settembre ad Ispica, mentre il 27 settembre ci sarà la conclusione nella Cattedrale di Noto.

Le prime due giornate dell’avvio dell’anno pastorale saranno dedicate alla memoria. Il primo giorno, ad aprire i lavori, sarà Mons. Ignazio Petriglieri, il quale introdurrà la comunità diocesana in questo nuovo cammino di riscoperta e rinascita. Seguiranno tre interventi: il primo, sulla celebrazione dei convegni pastorali, sarà tenuto dal prof. Maurilio Assenza; il secondo, sull’associazionismo nella Diocesi, sarà tenuto dal prof. Domenico Pisana; infine, il terzo tema, riguardante la religiosità popolare, sarà presentato da don Ignazio La China. Modererà questi interventi don Adriano Minardo, delegato diocesano per la formazione teologico-pastorale dei fedeli laici.

Il 26 settembre gli incontri continueranno sempre nella Chiesa Madre di Ispica, con altri tre interventi: don Stefano Trombatore relazionerà sul secondo sinodo diocesano; don Salvatore Cerruto tratterà il gemellaggio con la Chiesa di Butembo-Beni; infine, don Antonio Sparacino parlerà del Seminario Vescovile.

Verso un progetto condiviso insieme come comunità

L’ultimo appuntamento sarà dedicato a “Le attese di un progetto condiviso”. Si terrà in Cattedrale, dove il vescovo relazionerà sul tema “Da Gerusalemme a Noto: la centralità del Vangelo nella vita della Chiesa”. Introdurrà i lavori don Salvatore Bella, delegato episcopale per la pastorale.

“Viviamo tempi in cui la speranza trova poca cittadinanza. Siamo avvolti da tragedie mondiali e sofferenze comuni, quelle della porta accanto…! Un vero umanesimo non può che ridire la speranza a più voci, e non possiamo tacere come cristiani la profetica forza che viene dalla resurrezione di Gesù”, sottolinea Mons. Salvatore Rumeo in Mistica della strada.

Questo evento offre un’opportunità per riflettere sulla crescita e sul futuro della comunità diocesana, in un percorso di fede e speranza che si inserisce nel contesto delle celebrazioni giubilari del 2025.

“Siamo chiamati a ripensare la polis come luogo di tutti e la bellezza come comune denominatore e piattaforma per progettare un futuro per tutti e non per pochi. Un cuore egoista non può prestare servizio alla causa della bellezza. Diamo la bellezza vera in mano a tutti e porteremo Dio nel cuore di tanti”, scrive Mons. Salvatore Rumeo, parlando della Chiesa di Papa Francesco.

L’invito è rivolto a tutta la comunità a partecipare e contribuire alla costruzione di una Chiesa viva, fatta di “pietre vive”, fondata sul Vangelo e sulla tradizione della Chiesa di Noto.

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