Domenica di solennità a Monterosso Almo per la festa dell’Addolorata

Come da tradizione secolare ieri a Monterosso Almo, comune montano ibleo, si è celebrata la solennità della Madonna Addolorata.

Tutto il paese è accorso in piazza per onorare la patrona e protettrice, come accade sin dal 1644 senza soluzione di continuità (eccezion fatta per la pandemia), del centro montano.

Il simulacro della Madonna Addolorata, già al centro della Scinnuta di sabato, dopo la celebrazione eucaristica di metà mattina, presieduta per l’ultima volta dall’attuale arciprete, don Giuseppe Antoci, che tra qualche giorno cambierà incarico, è uscito dal santuario accolto dal suono festoso delle campane e dai giochi pirotecnici.

La prima uscita al grido di “Viva a Beddamatri”

Spettacolare, come ogni anno, l lancio di “’nzaiarieddi” di colore celeste e di colore rosso a calamitare l’attenzione delle centinaia di fedeli e devoti presenti in piazza Sant’Antonio. Subito dopo, ha preso il via la processione di mezzodì per le vie principali del centro mentre il pregevole simulacro è stato accompagnato da migliaia di devoti alla Madonna al grido di “Viva a Beddamatri”.

Prima della sosta pomeridiana, poi, il simulacro è stato portato in chiesa Madre riaperta al culto in via definitiva, dopo anni di restauro, solo giovedì scorso.

La cena e la vendita all’asta dei doni

Ieri pomeriggio, poi, si è svolta la tradizionale “cena”, ovvero la vendita all’asta dei doni, tra cui prodotti tipici e soprattutto le specialità dolciarie preparate dalle casalinghe del posto. Tra questi la “pagnuccata”, il torrone e i cannoli.

In serata, la folkloristica processione vespertina che, tra due ali di folla, si è conclusa con il rientro al santuario del simulacro della Vergine Addolorata, condotto a spalla dai devoti. Prima, il simulacro era stato condotto in piazza San Giovanni dove è stato sistemato sul baiardo e condotto a spalla dai devoti e dai fedeli.

Una festa ricca di elementi identitari

Immancabili, poi, i giochi d’artificio che sia la mattina, subito dopo l’uscita, che, in periodo notturno, a conclusione della processione, poco dopo la mezzanotte, hanno rappresentato una spettacolare cornice per un evento religioso che, ancora una volta, ha messo in luce l’amore filiale che intercorre tra l’Addolorata e i cittadini di Monterosso Almo.

Infine, il simulacro è stato nuovamente sistemato, a conclusione di tutte le celebrazioni, sull’altare maggiore.

“E’ stata una festa bellissima e ricca di elementi identitari che tanto bene fanno alle caratteristiche di un borgo che, come quello di Monterosso Almo, intende proporsi all’esterno – sottolinea il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, che ha sostenuto la comunicazione esterna – siamo davvero soddisfatti per le risposte che ci sono state e, soprattutto, per l’attenzione che questo appuntamento religioso ha saputo riversare anche alle attività commerciali presenti sul territorio comunale”.

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