Ispica: situazione finanziaria disastrosa. Tutti per cacciare il sindaco Leontini, soprattutto l’MPA
Il consiglio comunale che si è tenuto ieri sera ad Ispica è servito solo per rimarcare la grave crisi politica che sta attraversando la città.
Al centro del dibattitto la situazione finanziaria ‘disastrosa’, con un dissesto che a breve si chiuderà, ma non certo perché sono stati estinti i debiti, e con le dimissioni del responsabile dei servizi finanziari che la dice lunga sulla complessità del momento.
Ma nonostante questo le questioni politiche sembrano prevalere suoi problemi reali della città tant’è che il dibattito sui punti all’ordine del giorno ( stato dei conti pubblici e organizzazione servizio scuolabus) è stato rinviato al 6 ottobre.
Il sindaco Leontini, rimasto con quattro consiglieri, (forse cinque visto che la consigliera Denaro ha aderito al gruppo misto lasciando Rinascita Ispicese e rompendo con Serafino Arena) è stato costretto da solo, a schivare gli attacchi di tutti, sia dei suoi consolidati oppositori, sia dei suoi ex alleati che sono quelli più inferociti nei suoi confronti.
Ne è la dimostrazione la conferenza stampa organizzata, questa mattina, proprio all’indomani della seduta del consiglio, dall’Mpa con in testa il consigliere Angelo Galifi, che è ancora vicepresidente del consiglio comunale e il consigliere Salvatore Milana.
Nella conferenza sono stati messi in evidenza alcuni passaggi legati proprio alla situazione finanziaria dell’ente e sono state spiegate dai consiglieri le motivazioni che li hanno portati a lasciare l’amministrazione. “Abbiamo provato con l’Assessore Milana– ha dichiarato Galifi- ad essere più incisivi nell’azione amministrativa, a portare avanti qualche progetto per la città, ma è stato impossibile lavorare perché il nostro Assessore era collocato all’interno di una squadra che non esisteva perché mancava di una guida, perché mancava di una programmazione, perché non si riusciva a portare avanti nessuno dei punti inseriti nel programma presentato agli elettori e prioritario nella conduzione dell’attività amministrativa”
Durante la conferenza il primo cittadino è stato accusato di “aver utilizzato strumentalmente la vicenda Gali Group e quella personale di Angelo Galifi per nascondere il suo fallimento politico”.
Da qui la scelta delle dimissioni e la conseguente scelta di non sostenere il sindaco nemmeno in futuro.
Per questo motivo chiedono alle forze politiche che siedono in consiglio di fare una riflessione responsabile sull’opportunità di anticipare sulle scelte del futuro amministrativo della città. “Riteniamo che la fine anticipata del mandato a Leontini sia un atto di bene per la città, che una gestione commissariale di pochi mesi possa essere di aiuto per la presentazione di un piano stabilmente riequilibrato, per cercare di uscire dal dissesto ed evitare un ulteriore dissesto”
Ovviamente Galifi e Milana si pongono come la possibile alternativa a questa situazione “Garantiamo agli ispicesi di costruire un progetto modellato attorno alle reali esigenze della città”
E’ probabile che molti, forse, apprezzeranno la volontà dei consiglieri dell’MPA di proporsi come ‘salvatori della patria’ ma in molti credono che ad oggi l’opposizione, ad eccezione di qualche elemento, non stia lavorando per il bene della città ma solo per interessi personali.
Per l’opinione pubblica ispicese, la campagna elettorale è iniziata e forse qualcuno dei consiglieri vorrebbe anche anticiparla mandando a casa il sindaco, scegliendo di subire il commissariamento della città con tutte le conseguenze del caso. E poi tutti ripresentarsi ai cittadini e chiederedi nuovo il loro consenso tutti, nessuno escluso, senza farsi un bell’esame di coscienza.
All’interno del Consiglio di Ispica, c’è di tutto e di più in questo momento: come consiglieri che hanno dimenticato la propria appartenenza politica, come alcuni consiglieri che sostenevano la maggioranza e che adesso si ritrovano all’opposizione.
L’opinione pubblica, quella che poi, a volte, non va a votare si chiede: dove sta la coerenza? Come si fa a chiedere il sostegno dei cittadini se questi poi non possono fidarsi di loro?
Noi ci limitiamo a registrare fatti e comportamenti e raccogliamo voci e umori della società civile ispicese.
Tutto il resto, commissario o non commissario, uscirà dalle urne
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