La scuola è iniziata giorno 9 settembre (un mese esatto oggi) ma a quanto pare al Comune di Modica questa notizia non è giunta. Forse viste le alte temperature pensano che l’estate non sia ancora finita ed è per questo che invece di pensare ai servizi essenziali sono ancora concentrati sugli eventi.

Eventi che dovrebbero avere come finalità quella di rianimare il centro storico ma anche lì l’amministrazione sta facendo un buco nell’acqua, visto che i problemi restano e sono anche piuttosto gravi.

Ma torniamo a parlare dei disservizi legati al mondo della scuola. Asilo nido comunale e mensa. Rispetto all’asilo nido comunale oggi è giunta in redazione una lettera di un papà che denuncia un grave disservizio. “Ad oggi (8 ottobre giorno in cui abbiamo ricevuto la lettera)- scrive- nonostante il calendario lo imponga, non è ancora stata pubblicata la lista degli ammessi per l’anno scolastico in corso e, di conseguenza, l’asilo non ha aperto (mi chiedo anche: aprirà?).

Tale ritardo sta creando disagi a molte famiglie che, come la nostra, contavano su un servizio pubblico essenziale per poter conciliare gli impegni lavorativi con le esigenze dei propri figli. Invece è andata che solo chi non ha avuto fiducia del pubblico e si è rivolto ai privati, ha avuto ragione evidentemente facendo tesoro di esperienze pregresse proprie o altrui. Mi domando, e domando a chi ha il dovere di fornire risposte, come sia possibile che a ottobre inoltrato non ci sia ancora chiarezza su un servizio pubblico di tale importanza. Perché non sono state fornite spiegazioni ufficiali sui motivi di questi ritardi? Quali azioni concrete verranno intraprese per risolvere questa situazione?

Mi auguro che il vostro giornale possa portare alla luce questa problematica, dando voce a tutte le famiglie coinvolte, che presumo siano più di un centinaio e con grande umiltà stanno aspettando da un paio di mesi. Vi ringrazio per l’attenzione e per il lavoro di informazione che svolgete quotidianamente per la nostra comunità”

Quindi ad ottobre non solo il servizio non è partito ma le famiglie non sanno nemmeno se sono stati inseriti nella lista degli ammessi e quindi potrebbero anche aver aspettato invano. Crediamo che almeno questa comunicazione sia dovuta alle famiglie per capire se può perdurare in loro la speranza che quando l’asilo nido aprirà potranno portare i loro bambini o se come hanno fatto in molti è meglio non fidarsi del pubblico. Una frase molto forte che dimostra la grande sfiducia, purtroppo giustificata dai fatti, che molti riversano nelle strutture pubbliche e questo dovrebbe essere un indicatore importante per gli amministratori per capire che forse devono cambiare rotta e rivedere le priorità della loro azione amministrativa.

Anche perché quello dell’asilo nido comunale non è l’unico problema che dimostra come l’amministrazione non comprenda quali sono le priorità da perseguire. Molte famiglie, infatti, lamentano anche che la mensa scolastica non è partita. E non è partita perché come ci ha confermato l’assessore al ramo Chiara Facello, non è stata ancora espletata la gara d’appalto anche se assicura che si sta lavorando affinché tutte le procedure vengano compiute al più presto.  

Al più presto quando? Ci chiediamo, visto la scuola è iniziata già da un mese e i genitori che richiedono la mensa lo fanno di solito per esigenze di lavoro, quindi, è un servizio essenziale che il Comune deve garantire. L’assessore sottolinea che i ritardi sono legati sempre agli stessi motivi alla situazione finanziaria, alla carenza di personale, ma anche alla necessità di fare le cose per bene trovando la soluzione migliore per tutti.

Noi apprezziamo che l’assessore voglia fare le cose per bene ma crediamo che sarebbe stato opportuno farle anche in tempo. Intanto comunque i disservizi ci sono e magari sarebbe opportuno che il Comune comunicasse in maniera chiara quali sono i tempi previsti sia per l’asilo nido sia per la mensa e se non vuole farlo pubblicamente almeno lo comunichi ai diretti interessati.