Pozzallo, il dissesto è ufficiale, il consiglio lo approva. Le due facce delle opposizioni

Quaranta milioni di disavanzo, senza mai utilizzare le anticipazioni di cassa

Da ieri sera Pozzallo è ufficialmente un Comune in dissesto. Il consiglio comunale che si è riunito ieri sera ha infatti votato la delibera del dissesto portata in aula dalla Giunta.

Un destino segnato quello del Comune di Pozzallo come lo è quello di tanti altri comuni della provincia e non solo. Il sindaco Roberto Ammatuna ci spiega come si è arrivati a questo punto.

In realtà per il primo cittadino di Pozzallo il dissesto si sarebbe anche potuto evitare se il Comune avesse avuto un apparato burocratico degno di questo nome ed in grado di affrontare la situazione cosa che, come sappiamo ha più volte denunciato Ammatuna, il Comune di Pozzallo non ha.

Da qui l’unica scelta possibile per un’amministrazione virtuosa che fino a luglio ha pagato i suoi debiti, senza mai utilizzare l’anticipazione di cassa e che nonostante questo si ritrova a dover dichiarare il dissesto.

La situazione finanziaria non era così disastrosa, avremmo potuto continuare ma con l’apparato burocratico che abbiamo non avremmo potuto fare niente. Quindi abbiamo optato per questa scelta da cui potremmo anche uscire in pochi anni. La situazione attuale è questa abbiamo circa 22 milioni si disavanzo, di questi 15 milioni sono tributi non pagati e 7 milioni di debiti del passato (soprattutto Enel) che quindi abbiamo ereditato. Bisogna inoltre sottolineare, e questo è un problema che accomuna tutti, che da quando lo Stato ha introdotto nel 2016 la regola del FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA’ (FCDE) un fondo rischi diretto ad evitare l’utilizzo di entrate di dubbia e difficile esazione per i comuni è stato un disastro. In parole povero i Comuni spendevano soldi che concretamente non avevano nelle casse ma che prima o poi si pensava sarebbero stati recuperati. Adesso lo Stato non permette più di fare questo ma impone ai comuni di accantonare queste somme e di spenderle solo quando ci sono effettivamente. Un discorso che non fa una piega se non per il fatto che questo sistema ha permesso per molti anni ai Comuni di sopravvivere. Considerate che Pozzallo su 54 milioni circa di bilancio ha dovuto accantonarne quasi 34 milioni una cifra importante. Ovviamente è sempre spiacevole per un sindaco arrivare al dissesto ma a volte è anche l’unica soluzione per mettere un punto e andare avanti

Adesso arriverà a Pozzallo una triade di Commissari che prenderà in mano la situazione finanziaria del Comune. In realtà i cittadini non subiranno alcun cambiamento perché viste comunque le difficoltà finanziarie del comune la tassazione è già al massimo. I creditori invece saranno costretti ad incassare solo una parte di quanto loro dovuto.

Questo per quanto riguarda l’aspetto tecnico del dissesto ma ieri sera al consiglio comunale di Pozzallo si sono verificati anche dei passaggi politici importanti.

Innanzitutto, per la prima volta i cittadini hanno potuto assistere in diretta al consiglio comunale. Una cosa positiva se non fosse che a qualche attento osservatore non è sfuggito il fatto che questa diretta sembrava costruita ad hoc per mostrare alla città il fallimento dell’amministrazione ed in particolare diciamo chiaramente dell’assessore Raffaele Monte che chi ha fortemente voluto la diretta considera il suo avversario frontale nelle prossime competizioni elettorali.

Ma in realtà dalla seduta è emerso tutt’altro. Ovvero che l’amministrazione è consapevole che quello che sta facendo era necessario per andare avanti, che l’opposizione storica si è dimostrata degna di questo nome con interventi precisi ed opportuni sul tema delicato che bisognava affrontare, mentre i detrattori, quelli per intenderci che sono usciti da poco dalla maggioranza e che quindi non possono chiamarsi fuori da responsabilità sull’amministrazione perché presenti anche nelle amministrazioni precedenti, non solo sono usciti fuori tema ma, pare, che hanno dimostrato con i loro interventi ( grazie alla diretta streaming) non solo di non comprendere la gravità della situazione ma di pensare come sempre al loro orticello.

Le cronache, ma anche la diretta ha evidenziato la frenesia di fare campagna elettorale nell’aula consiliare dove si stava discutendo del futuro della città. Atteggiamento di segno contrario a quello tenuto dall’opposizione diciamo così “canonica” che invece è stato responsabile e contenuto.

La politica non è apparenza ma sostanza. E la sostanza dice che in sei mesi il consiglio si è riunito solo cinque volte ed è forse il consiglio più improduttivo della storia della città ma questo avveniva a telecamere spente perché non sarebbe stato un bello spettacolo vedere le sedie vuote e i consiglieri assenti.

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