Modica, approvati in Commissione i consolidati 2021 e 2022. Si allontana il rischio dissesto?
Per Ruffino, presidente dela Commissione, si attiveranno i trasferimenti dello Stato. Poidomani (Pd) accusa la sindaca Monisteri di aver abdicato la gestione all’on. Ignazio Abbate
Si è riunita ieri a Modica la Terza Commissione Bilancio al Consiglio Comunale in doppia sessione. Occorreva infatti approvare sia il Bilancio Consolidato 2021, sia il Bilancio Consolidato 2022, il primo approvato a maggioranza, il secondo all’unanimità.
“La doppia votazione di oggi – ha dichiarato il Presidente della Commissione Alessio Ruffino– dimostra volontà di collaborazione e la fiducia che riponiamo nell’Amministrazione Comunale. Essendo particolarmente strategica la votazione di due atti così importanti per la gestione finanziaria dell’Ente, la Commissione ha voluto dare ulteriore supporto all’Amministrazione assumendosi per l’ennesima volta con grande senso di responsabilità l’onere di approvare, anche senza un chiaro parere da parte dell’organo di revisione sul secondo Consilidato, due atti finanziari così importanti. Adesso ci auspichiamo che il Consiglio Comunale possa essere convocato con la stessa celerità e che il Consiglio tutto possa approvarli e sbloccare così la considerevole somma di oltre 10 milioni di euro a beneficio della città. Somme che permetterebbero di effettuare diversi pagamenti con notevoli benefici per tutti. Ringrazio i miei colleghi per la fattiva collaborazione, ancora una volta non si sono sottratti alla responsabilità a cui gli elettori li hanno chiamati”.
Questo quello che è successo e che ha dichiarato la maggioranza. Ma vediamo come stanno realmente le cose alla luce, non dimentichiamolo, del rischio dissesto che ovviamente l’approvazione di questi atti non ha minimamente allontanato.
Innanzitutto perché bisogna precisare che la commissione ha approvato i bilanci consolidati con parere negativo dei Revisori dei Conti per il 2021 e senza parere per il 2022.
Un’altra cosa che poi non è chiara riguarda l’arrivo di questi trasferimenti statali che precisiamo non basteranno a pagare tutti coloro che attendono di ricevere somme dal Comune di Modica ( il presidente della commissione infatti parla di ‘diversi pagamenti’ ma non tutti ovviamente). Questo cosa comporterà? Il Comune dovrà fare una scelta su chi pagare ricordandosi che coloro che resteranno fuori se dovesse esserci il dissesto verrebbero pagati ma al 50%. Chi saranno i fortunati? Con quali criteri verranno scelti? Un’idea ce la siamo fatti in questi anni…
Quindi come sempre la favoletta che ci raccontano da Palazzo San Domenico per dire quanto sono bravi e responsabili non è più credibile se mai lo fosse stata.
Intanto sulla questione interviene il segretario del Partito Democratico Salvatore Poidomani che ricordiamo per primo aveva denunciato la grave situazione finanziaria e soprattutto il rischio dissesto dopo il pronunciamento della Corte dei Conti.
“Il paradosso è questo- scrive Poidomani- la città sa, l’Amministrazione sembra essere all’oscuro. I cittadini sanno, anche perché ormai è stato accertato dalla Corte dei Conti, che l’ex sindaco Ignazio Abbate, negli ultimi anni della sua sindacatura, ha gestito le finanze comunali in vista della campagna elettorale per le elezioni regionali. La sindaca, gli assessori e i consiglieri comunali di maggioranza, invece, continuano a negarlo.
I dipendenti delle imprese private, delle società partecipate e delle cooperative sociali, e i creditori privati giustamente temono il dissesto; gli uni sanno che le tante mensilità arretrate non verranno pagate, in tempi brevi e per intero; gli altri vedono allontanarsi a tempo indeterminato la possibilità di riscuotere i crediti, peraltro risalenti nel tempo.
La sindaca non si rende conto, lo sottovaluta, prende tempo, latita, scrive nella nota l’avv. Salvatore Poidoma. Sin dal suo insediamento-sottolinea Poidomani- che risale a circa un anno e mezzo fa, questa Amministrazione avrebbe dovuto tutelare gli interessi della città, piuttosto che coprire le malefatte di Abbate. Avrebbe dovuto prendere atto della gravità della situazione finanziaria, intervenendo tempestivamente ed energicamente per evitare il dissesto, anche con sforzi sovrumani, come fece qualche anno addietro la giunta Buscema.
E invece, oggi, ci troviamo qui. Senza idee. Senza proposte. Senza soluzioni. La sindaca ha abdicato al suo ruolo. Non si prende cura della città, ignora le esigenze di lavoratori, delle imprese e dei cittadini, delegando ad Abbate la soluzione.
E la città, un’intera città, attende che il sabato pomeriggio l’onorevole riunisca i suoi consiglieri, nella sua segreteria, per assegnare i compiti e dare le istruzioni. In pieno conflitto di interessi: proteggere se stesso dalle chiare responsabilità politiche e amministrative, o salvare la Città. Nel momento in cui occorrerebbe uno scatto di operosità- conclude Poidomani– una ricerca di competenze, un impegno di tutti e di tutte alla ricerca della strada migliore per salvaguardare gli interessi della comunità e rilanciare la Città, questa Amministrazione ha deciso di rimanere inerte, demandando all’onorevole di scegliere se far dichiarare il dissesto, se ritardarlo o se farlo dichiarare quando gli verrà più utile. Siamo qui. Attendiamo il prossimo sabato”
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