La magistratura catanese difende la dignità dei migranti, apprezzamento di Sella (Don Bosco 2000)

Il percorso del protocollo Italia-Albania, volto a delocalizzare in Albania le procedure d’asilo per migranti giunti in Italia, incontra ostacoli giudiziari. La nave Libra della Marina militare ha già trasferito un primo gruppo di migranti, ma anche dal tribunale di Catania è arrivata una battuta d’arresto.

In particolare si tratta di alcuni migranti rinchiusi all’interno del CPR di Pozzallo. Infatti un giudice catanese ha annullato i trattenimenti di cinque richiedenti asilo provenienti da Egitto e Bangladesh, ritenuti Paesi non sicuri per le violazioni dei diritti umani. Così Catania segue la via tracciata da alcuni magistrati romani.

Inoltre il tribunale di Roma ha sospeso il diniego d’asilo di un migrante trasferito in Albania e ha rinviato alla Corte di Giustizia dell’UE la valutazione del decreto sui “Paesi sicuri.” Infatti la questione chiave riguarda la possibilità di designare un Paese terzo come sicuro mediante legge. Nel frattempo, il governo vuole proseguire con i trasferimenti, sottoponendo i migranti a un pre-screening sulla nave Libra, in attesa che le condizioni siano idonee per ulteriori partenze.

L’apprezzamento della Don Bosco 2000 per le ultime decisioni dei tribunali

In relazione alle ultime decisioni dei tribunali di Catania e Roma che hanno annullato i provvedimenti di trattenimento per alcuni migranti in attesa di trasferimento in Albania, il presidente dell’Associazione Don Bosco 2000, Agostino Sella, ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dalla magistratura italiana attraverso verso una significativa nota stampa.

“Salutiamo con rispetto le decisioni prese dalle nostre autorità giudiziarie,” afferma Agostino Sella, “che, applicando con rigore le normative europee, confermano l’importanza di un approccio rispettoso della dignità di ogni persona, indipendentemente dalla provenienza o dal percorso migratorio. La magistratura, con queste pronunce, ribadisce il primato dei diritti umani e l’impegno dell’Italia nel garantire protezione a coloro che fuggono da situazioni di conflitto e violazione delle libertà fondamentali.”

Infine Sella, da anni impegnato con la sua Associaizone nell’accoglienza di migranti e nella migrazione circolare, ritiene che ogni risposta alle sfide dell’immigrazione deve avere come priorità il rispetto della dignità umana.

Le azioni della magistratura rendono ancora una volta l’Italia un paese sicuro e accogliente che rispetta la dignità delle persone.

“Confidiamo che questo processo di revisione normativa porti a soluzioni rispettose e durature. Urge gestire le politiche migratorie in modo strutturato e umano. Ringraziamo tutti coloro che si impegnano, ogni giorno, per la tutela della dignità di chi cerca rifugio e un futuro migliore” conclude Agostino Sella.

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