Ragusa: “Gli insegnanti italiani sono i meno pagati d’Europa” la denuncia della Gilda
“Gli insegnanti italiani sono i meno pagati d’Europa e i più penalizzati tra i lavoratori pubblici” a lanciare l’allarme la Gilda degli Insegnanti di Ragusa dopo i dati pubblicati dall’ARAN l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.
“In Italia-dichiara Orazio Puglisi, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Ragusa, che ha incontrato in assemblea a Vittoria i docenti della scuola-gli insegnanti sono la categoria più sottopagata d’Europa: a parità di mansioni e qualifiche, un docente italiano percepisce uno stipendio notevolmente inferiore rispetto ai colleghi europei. Ma non è tutto-prosegue Puglisi-anche all’interno del settore pubblico italiano, il comparto scolastico risulta tra i più penalizzati, con uno scarto di almeno 400 euro mensili rispetto ad altri profili simili nel pubblico impiego. Si tratta di una situazione inaccettabile, che mette in discussione non solo il potere d’acquisto dei docenti ma anche la dignità della professione educativa”
Il blocco contrattuale durato dieci anni ha provocato un grave ritardo nei miglioramenti salariali, con effetti pesanti per la categoria. Anche il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL)2016-2018, nonostante le aspettative, ha previsto incrementi medi di circa 80 euro mensili, insufficienti per compensare l’aumento del costo della vita. Nel ventennio 2001-2021, a fronte di un’inflazione cresciuta del 31,8%, il comparto della conoscenza e della ricerca ha registrato una perdita del 7,4% in termini reali di potere d’acquisto, con aumenti salariali fermi al 24,4%, mentre altri comparti come sanità e funzioni centrali hanno ricevuto incrementi superiori.
I dati pubblicati dall’ARAN mettono in evidenza questa disparità, mostrando che il personale scolastico è l’unico settore pubblico con un aumento retributivo inferiore all’inflazione.
Il seguente confronto illustra la differenza tra i principali settori pubblici: Settore Aumento Retributivo (%) Inflazione (%) Funzioni Centrali 47,4% 31,8% Sanità 39,5% 31,8% Funzioni Locali 35,1% 31,8% Istruzione e Ricerca 24,4% 31,8%
“Inoltre, i salari medi del personale scolastico sono ben lontani dai livelli di altri comparti pubblici” continua Puglisi, riportando i dati sull’incremento salariale del periodo 2001-2021, dove i dipendenti della Presidenza del Consiglio hanno visto crescere i loro stipendi del 70,2%, mentre il personale della scuola e della ricerca si è fermato al 24,4%.Settore Stipendio Medio (2001) Stipendio Medio (2021) Incremento (%) Presidenza Consiglio € 23.394 € 32.300 70,2% Funzioni Centrali € 18.868 € 26.031 47,4% Sanità € 21.696 € 31.305 39,5% Istruzione e Ricerca € 22.040 € 26.798 24,4%
“Davanti a questi numeri-conclude il coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Ragusa- è urgente che il Governo e le parti sindacali prendano posizione per garantire un adeguato riconoscimento economico ai docenti italiani, allineandoli agli standard europei e agli altri comparti del pubblico impiego nazionale. La scuola rappresenta un pilastro fondamentale per il Paese, ma senza un’adeguata valorizzazione della professione docente, rischiamo di comprometterne il futuro.”
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