Giornata diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: Oxfam e Don Bosco 2000 in campo

Oggi, 20 novembre, si celebra una ricorrenza di fondamentale importanza: la Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, istituita per commemorare due momenti storici significativi.

Infatti nel 1959, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, e nel 1989 fu approvata la Convenzione di New York, pietra miliare per la tutela dei diritti dei più giovani in tutto il mondo.

Una giornata che rimette a centro i ragazzi, in particolare accende i riflettori sul quanti vivono in contesti con alti livelli di disagio sociale, povertà e scarsa offerta educativa e culturale.

Oxfam Italia a Ragusa opera con Fondazione San Giovanni Battista per prevenire la dispersione scolastica

Oxfam Italia attraverso il progetto “Give me five”, e il supporto di diverse associazioni locali, sta intervenendo a fianco di oltre 800 studenti di 9 scuole in 5 città italiane, tra cui Ragusa. Obiettivo l’inserimento degli studenti straniere per fronteggiare il tasso di abbandono scolastico.

L’associazione si propone di prevenire la dispersione scolastica offrendo nuove opportunità formative e soluzioni concrete per contrastare la povertà educativa e rendere la scuola più inclusiva.

Una vera e propria sfida su cui Oxfam ha deciso di lavorare con il progetto “Give me five”, in alcuni dei quartieri più difficili a Ragusa e in altre 4 città (Roma, Napoli, Arezzo e Padova), attraversati da differenti livelli di povertà e disagio sociale, dove tanti ragazzi sono a rischio di abbandonare prima gli studi o completarli con competenze di base insufficienti, andando incontro ad un vero e proprio “fallimento formativo”. 

“Nonostante i progressi degli ultimi anni, resta ancora molta strada da fare in Italia, soprattutto in tante “periferie” delle nostre città, dove tanti ragazze e ragazzi rischiano di restare indietro perché privati di opportunità, spazi di formazione, culturali e di socializzazione, dentro e fuori dalla scuola.  – sottolinea Sibilla Filippi responsabile del Programma Educazione Trasformativa di Oxfam Italia – L’obiettivo è di arricchire il contesto educativo, facilitare l’accesso alle opportunità a beneficio degli studenti e dei docenti, offrendo innovazione didattica, lavorando per prevenire qualsiasi forma di discriminazione di genere, sviluppando sinergie virtuose tra scuola, associazioni e istituzioni nei diversi territori”.  

Un progetto che si trasforma in patto educativo

A Ragusa, in Oxfam assieme alla Fondazione San Giovanni Battista è al lavoro – a fianco dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Vann’Antò (in pieno centro storico) – per l’inserimento degli studenti stranieri e per fronteggiare un tasso di abbandono scolastico pari al 17,1%. Un dato a cui si aggiunge ad un preoccupante fenomeno di “dispersione implicita”, che coinvolge molti studenti, che accumulano lacune fin dalle scuole primarie. Il 27,9% degli alunni di terza media nel ragusano, infatti, presenta gravi difficoltà in italiano, matematica e inglese, contro una media nazionale del 14,4%. In parallelo si sta consolidando il lavoro per lo sviluppo di un Patto educativo sul territorio assieme ai Comuni di Ragusa, Chiaromonte, Giarratana, S. Croce Camerina e tante associazioni locali.

“La lotta dell’abbandono scolastico e alla povertà educativa sono sfide complesse, che né la scuola, né una singola associazione o ente locale, possono vincere da soli. –  aggiunge Filippi – Diviene perciò cruciale il lavoro che associazioni, istituzioni, soggetti privati e scuole possono realizzare insieme attraverso i Patti di comunità. 

Don Bosco 2000: moltiplicare iniziative promuovere il rispetto e la protezione dei diritti dei bambini e degli adolescenti

In questa giornata, si moltiplicano le iniziative per promuovere la consapevolezza e l’impegno verso il rispetto e la protezione dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Tra queste anche l’Associazione Don Bosco 2000, che in una nota a firma del presidente Agostino Sella ribadisce questo impegno non può limitarsi al solo 20 novembre, ma deve essere un percorso quotidiano e continuo.

Infatti Agostino sella sottolinea: “In Italia, questa giornata deve essere un’occasione per richiamare l’attenzione su un tema cruciale: il diritto alla cittadinanza per i numerosi bambini e adolescenti stranieri, figli della seconda generazione, che vivono nel nostro Paese. Frequentano le nostre scuole fin dai primi anni di vita, ma spesso non possono ottenere la cittadinanza italiana. Negli scorsi mesi si è parlato dello Ius Scholae: oggi, vogliamo rilanciare l’importanza di questa proposta, perché tutti i bambini e gli adolescenti abbiano l’opportunità di sentirsi pienamente parte della comunità in cui crescono.”

Don Bosco 2000 è un’associazione che opera in Sicilia e in Africa, tra cui anche a Ragusa con centro SAI, quotidianamente impegnata per favorire l’integrazione e costruire una società più inclusiva. Secondo l’associazione oggi più che mai è necessario che questo impegno sia sostenuto da politiche concrete e risposte adeguate.

Un richiamo all’attualità per un’azione mirata sugli adolescenti

Inoltre, alla luce dei recenti fatti di cronaca che testimoniano situazioni di disagio e isolamento tra i giovani, questa giornata, invita per i membri, di don Bosco 2000, a riflettere sulla necessità di migliorare le relazioni e l’attenzione educativa.

Don Bosco ci insegna che in ogni ragazzo c’è “un punto accessibile al bene”. Dobbiamo quindi impegnarci a creare nuove modalità educative in cui i giovani possano tornare ad essere protagonisti della loro vita e della società.

Infine il 20 novembre è un invito a rinnovare ogni giorno il nostro impegno verso i bambini e gli adolescenti, perché rappresentano il futuro e la speranza della nostra comunità

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