Cantieri di igiene ambientale in provincia di Ragusa: fotografia allarmante della FP CGIL
Gravi condizioni lavorative nei cantieri di igiene ambientale della provincia di Ragusa. La denuncia arriva dalla CGIL che invita tutte le amministrazioni locali e le autorità competenti ad attivare le proprie funzioni di controllo e vigilanza.
Da oltre 15 anni assistiamo a un imbarbarimento delle pratiche gestionali e lavorative denuncia la FP CGIL. “Questo stato di cose, dichiara Graziana Stracquadanio, Responsabile Dipartimento Provinciale Igiene Ambientale FP CGIL Ragusa, è stato favorito anche dalla carente vigilanza delle stazioni appaltanti, che ha consentito il verificarsi di gravi irregolarità.
In primo luogo, la mancata osservanza delle graduatorie per l’assunzione dei lavoratori stagionali e a tempo determinato, così come il sistematico disprezzo delle clausole contrattuali e di legge, ha spalancato le porte ad assunzioni arbitrarie da parte dei gestori del servizio.
A ciò si aggiunge l’assegnazione di livelli contrattuali spesso inferiori rispetto alle mansioni effettivamente svolte, con l’adozione di inquadramenti non previsti dai capitolati d’appalto.
Inoltre, i carichi di lavoro imposti risultano insostenibili, senza alcuna considerazione per la salute e il benessere fisico dei lavoratori. Questo porta, in molti casi, a condizioni di salute compromesse che limitano la possibilità di svolgere le mansioni assegnate.
Gravissimo è anche l’obbligo imposto ad alcuni lavoratori di iscriversi a organizzazioni sindacali gradite alle imprese. Un altro punto critico riguarda l’utilizzo strumentale dei servizi aggiuntivi, che si traducono in costi incontrollati e incontrollabili e trasformano il servizio in una sorta di “bancomat” a uso e consumo di pochi, con un impatto diretto sui cittadini, costretti a pagare tariffe insostenibili.
Ai Comuni si chiede di rendere pubblici i costi degli appalti, comprensivo dei servizi extra. Ed il relativo metodo di controllo.
Di fronte a questa situazione, la FP CGIL ritiene che si sia raggiunto il limite e,
nell’assumersi piena responsabilità di quanto dichiarato, invita tutte le amministrazioni locali e le autorità competenti a svolgere fino in fondo le proprie funzioni di controllo e vigilanza.
“Si tratta, aggiunge e conclude il segretario provinciale, Giuseppe Roccuzzo, di una fotografia allarmante di un sistema che ha smarrito ogni riferimento nel rispetto dei diritti,
delle regole e della dignità dei lavoratori. Non possiamo più accettare che logiche clientelari e
prevaricazioni trovino spazio in un settore tanto cruciale per la qualità della vita delle nostre
comunità”.
La FP CGIL Ragusa resta a disposizione per collaborare con le istituzioni e con i lavoratori al fine di ristabilire la legalità e la dignità nei cantieri di igiene ambientale.