Anestesia salata: l’ASP di Ragusa paga 1.440 euro ogni 12 ore ad un medico “escursionista”
Sopperire alla mancanza di medici ed appoggiarsi a figure esterne costa alla sanità un prezzo scandaloso. E’ il caso dei medici anestesisti per i quali con una nuova delibera datata 28 novembre l’Asp di Ragusa prevede anche per il 2025 “ricchi premi e cotillons” al gran ballo delle consulenze.
La denuncia, l’ennesima, arriva dal Comitato Civico Articolo 32 di Ragusa che mette in luce l’accordo tra l’Asp di Ragusa ed il Policlinico di Catania, con il quale gli anestesisti dipendenti del Policlinico sono autorizzati alle “escursioni” a Ragusa dietro un più che lauto compenso.
Si parla di 120 euro l’ora più rimborso benzina, pasti e pernottamento. Questi medici non hanno alcun rapporto di subordinazione con la struttura ragusana e meno che mai con i primari. Quasi sempre, agiscono solo nei locali della sala operatoria, non seguono i pazienti in reparto, e quindi tutto il decorso post operatorio è di competenza dei medici interni alla struttura.
Solitamente ogni “escursione” si articola in due turni di sei ore con una spesa per l’azienda sanitaria di Ragusa di 1.440 euro a persona più annessi e connessi.
Certamente il lavoro dell’anestesista è delicato, come qualsiasi altra mansione in sala operatoria. E però questi privilegi rappresentano un’offesa per gli altri medici interni all’azienda troppo spesso costretti a lavorare in condizioni di disagio e con retribuzioni ben diverse.
“Anche in questo caso si conferma il volto della malasanità. Le disuguaglianze suscitano malcontento e, a lungo andare, la fuga dalle strutture pubbliche. Con conseguente saccheggio di risorse e decadimento della qualità dei servizi. E con l’autonomia finanziaria andrà ancora peggio” denuncia il Comitato civico.
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