Ragusa, il Questore Trombadore saluta i giornalisti e ringrazia tutto il territorio
A Roma sarà Dirigente di Pubblica Sicurezza. “Il risultato ottenuto è frutto di un lavoro di squadra”
Un Questore tra la gente e per la gente verrà sicuramente ricordato così il dott. Vincenzo Trombadore che oggi ha voluto salutare i giornalisti con cui in questi 18 mesi di sua permanenza in provincia di Ragusa ha fortemente collaborato.
E lo ha fatto dimostrando ancora una volta le sue grandi doti di comunicatore, restando in piedi, senza interapporre una scrivania fra lui e i suoi interlocutori. La comunicazione, infatti, è stata fondamentale nella sua attività sia quella istituzionale che quella che ha avuto con i cittadini del territorio.
Ed infatti fra le numerose azioni messe in campo e le operazioni portate a termine con successo ciò che il Questore Trombadore porta con sé di questa esperienza è poter stare in mezzo alla gente. “Noi dobbiamo essere delle antenne qualificate in mezzo alle altre antenne che sono i cittadini. La polizia di cittadini cioè tutti si devono sentire protagonisti”,
Un occhio di riguardo poi il Questore lo ha certamente avuto per i giovani riguardo come dimostrano i numerosi incontri che ha tenuto con gli studenti di tutta la provincia per parlare concretamente di prevenzione su temi di grande attualità come la violenza di genere, il bullismo, il cyberbullismo. “Questa è stata per me un’attività istituzionale di squadra, di gruppo ed è stata ed è secondo me la strategia migliore per poter continuare e fino al 19 maggio sono previsti degli incontri che abbiamo programmato con cura al di fuori della scuola. Il tema centrale è stato sempre il rispetto della legalità e la diffusione della cultura della prevenzione e della legalità”
E a proposito di attività istituzionale di squadra un altro aspetto importante che ha sottolineato il dott. Trombadore è stata la grande collaborazione con le altre forze dell’ordine e con la Prefettura “I cittadini ci hanno considerato un tutt’uno anche se ognuno di noi ha certamente le proprie prerogative ma abbiamo lavorato in gruppo e questo all’esterno è stato percepito e apprezzato”
Ma la collaborazione il Questura l’ha cercata e l’ha ottenuta anche con l’Asp e con le istituzioni, soprattutto con i sindaci, che ha voluto salutare in questi giorni singolarmente prima di partire per ricoprire il prestigioso incarico a Roma. Il Questore infatti ha ricevuto la più alta qualifica, quella di Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza e nei prossimi giorni prenderà servizio a Roma in disponibilità presso il dipartimento di pubblica sicurezza per una attività di analisi relativa alle politiche migratorie collegate all’esigenza dell’ordine pubblico. Poi dal primo aprile andrà a dirigere la zona frontiere monitoraggio flusso porti e aeroporti Lazio Sardegna e Umbria.
“Raggiungere la massima qualifica nella mia amministrazione– ha dichiarato- è una grande soddisfazione, se mi chiedete se me l’aspettavo rispondo che due anni fa non me l’aspettavo ma non mi aspettavo nemmeno di venire qui a Ragusa. Poi con il tempo in cuor mio facendo bene e avendo la fortuna di raccogliere risultati positivi speravo che si realizzasse. L’incarico che ho ricevuto– ha poi aggiunto- è il prodotto di un risultato del gruppo, della squadra della provincia di Ragusa e questo mi esalta tanto. Anche perché per la prima volta un Questore della provincia di Ragusa ha raggiunto la massima qualifica di Dirigente di Pubblica Sicurezza e raggiungerlo proprio mentre ero in servizio in quella che è la mia provincia di appartenenza è doppiamente gratificante”
Al termine dell’incontro il direttore della nostra testata Gianni Contino ha consegnato a nome dell’Agirt, associazione giornalisti radiotelevisivi e telematici, e di tutti i giornalisti della provincia di Ragusa, una targa al Questore con questa dedica:
“Al Questore di Ragusa custode della libera informazione ringraziandolo per il supporto dato alla nostra narrazione della cronaca quotidiana”
L’Agirt con questa iniziativa, ha voluto sottolineare il valore profondo dei rapporti umani e la collaborazione tra stampa e organismi dello stato, sottolineando, sempre, i valori culturali e deontologici di tutta la categoria.
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