Franco Ruta e il suo cioccolato, quanto è insopportabile il peso della gratitudine
Se vi sarà un vicolo dedicato alla memoria di Franco Ruta a Modica (e non un vicolo qualunque, mail suo vicolo…) accadrà per la forza e la costruttiva testardaggine con la quale la sua famiglia, l’associazione a lui dedicata, tanti amministratori che in passato hanno avuto la fortuna di collaborare con lui, ma anche un grande numero di semplici cittadini, hanno chiesto che ciò accadesse, e presto, prima che, ancora una volta l’oblio che sembra avvolgere come una bandiera Modica, prendesse il sopravvento.
Oggi in tanti, troppi, si fregiano di un risultato che vede assente la politica e, purtroppo, anche le istituzioni, in un ambiguo ondeggiare tra la voglia di assecondare l’opinione pubblica e la tagliola imposta da un Consorzio che sta tracimando dal proprio compito istituzionale, immaginandosi come luogo di esclusiva compensazione di interessi economici e politici, ed addirittura quale dispensatore di veti e sanzioni, alla stregua di un ente regolatore qualsiasi.
Fin qui la cronaca, che ci consegna il ricordo ancora vivido e forte di Franco Ruta e del suo lavoro al servizio non solo della sua impresa, ma anche della città, cristallizzato dalla intitolazione alla sua memoria del luogo che gli fu in vita più caro.
Poi c’è l’aspetto che riguarda la città: quella capacità incredibile e perversa, di una sua parte non trascurabile, di invocare e praticare l’oblio; per regolare vecchi conti ed antiche antipatie, per evitare di confrontarsi con il successo altrui, ma soprattutto per evitare di ricordare; o semplicemente perchè il ricordo porta con sé un fardello spesso insopportabile: il peso della gratitudine.
E quale strumento migliore per evitare di sentirsi grati se non quello di dimenticare? In fondo è semplice: se dimentico non ho più motivo di essere grato; e ciò mi renderà libero da qualsiasi peso, ed anche da qualsiasi memoria.
Anche quando, dentro di me, nel mio profondo, so bene che senza quel suggerimento, quell’aiuto, quell’ispirazione non ce l’avrei mai fatta.