Vittoria – Cinque persone già note alle Forze dell’Ordine, ieri pomeriggio sono state arrestate dalla Squadra Mobile di Ragusa in collaborazione con il Commissariato di Vittoria in esecuzione delle Ordinanze di Custodia Cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Ragusa.

I cinque sono accusati di una sequela di furti aggravati in concorso, ricettazione in concorso, riciclaggio e illecita detenzione di armi in concorso.

La misura cautelare ha riguardato anche S. G., un pluripregiudicato già arrestato lo scorso dicembre e tuttora in carcere per detenzione illegale di armi.

Quella che può definirsi una vera e propria organizzazione criminale, nel periodo tra settembre e novembre del 2019 ha messo a segno diversi colpi, e in particolare ha rubato diverse piccole utilitarie (Fiat 500, Fiat Panda e Lancia Y), furti che generalmente avvenivano “su commissione” dei ricettatori.

Le indagini portate avanti dagli inquirenti, infatti, hanno evidenziato la perfetta sinergia esistente tra gli autori materiali dei furti e i ricettatori, in quanto alcuni degli arrestati sono stati trovati in possesso di autovetture o di loro pezzi, che risultano essere proventi delle attività furtive.

I malviventi, mettevano a segno i colpi utilizzando una centralina OBD che decodificava le chiavi di accensione dei veicoli presi di mira che riuscivano a mettere in moto in appena 10 – 15 secondi. Le autovetture venivano poi rivendute a prezzi maggiorati ai ricettatori della zona di Vittoria che permettendo al gruppo guadagni rilevanti.

In un capannone di proprietà di uno degli arrestati, inoltre sono state rinvenute diverse auto rubate in attesa di riutilizzazione.

Due degli arrestati, inoltre, sono stati trovati in possesso di una spada lunga 100 centimetri con lama affilata ed acuminata, 5 cartucce calibro 38 e di una carabina ad aria compressa calibro 4,5 che è stata sequestrata per accettarne la reale potenza offensiva ed escludere una eventuale alterazione. Per loro è anche scattata la denunzia per detenzione abusiva di armi.

Gli arrestati dopo le formalità di rito effettuate alla Questura di Ragusa sono stati trasferiti in carcere a disposizione dell’Autorità procedente.