Parliamo sempre di mutui, questa volta quelli ipotecari. Quali sono gli errori ricorrenti
( di Salvo Blasco) – Questo contributo è il seguito del nostro contributo del 13 febbraio scorso ” Analisi dei tassi sui mutui”, sempre su questo giornale. Qui di seguito il primo articolo.
Ci siamo ritornati per rendere più esaustiva la nostra disamina.
Il mutuo ipotecario è la principale forma di finanziamento a medio-lungo termine che le banche e gli altri istituti finanziari concedono.
E’ chiamato “ipotecario” perché il pagamento delle rate è garantito da una ipoteca su un immobile. Di solito ha una scadenza che va da 5 a 30 anni ed è la forma più diffusa di credito immobiliare.
Il piano di ammortamento del prestito avviene attraverso il pagamento periodico che può essere : mensile, semestrale, annuale ecc.
Ricordiamo che ogni rata è composta da una quota capitale, cioè a titolo di rimborso del capitale avuto in prestito, e da una quota di interessi, calcolata in base a un tasso di interesse che può essere variabile o fisso.
Nel mutuo a tasso fisso: il tasso di interesse resta quello previsto dal contratto per tutta la durata del prestito, quindi si avrà la certezza degli importi delle singole rate e dell’ ammontare complessivo del debito da restituire. Il suo svantaggio è quello di non potere sfruttare eventuali riduzione dei tassi nel contempo eventualmente verificatosi.
Nel mutuo a tasso variabile: il tasso di interesse invece può variare a scadenze prestabilite rispetto al tasso di partenza del finanziamento seguendo le oscillazioni di un parametro di riferimento, che è di solito, il tasso di mercato.
Anche in questo caso, come per il fisso, c’è un di contro non trascurabile, cioè il rischio dell’aumento insostenibile dell’importo della quota interessi e quindi delle rate da pagare. Insomma indebitarsi oggi per comprare casa o aspettare qualche mesetto sperando di pagare l’immobile allo stesso prezzo ma, affrontando una rata più bassa?
Questa è la domanda che molte famiglie oggi si pongono.
La risposta certamente non è facile e qualsiasi ragionamento al riguardo deve partire da un preciso presupposto: che appare probabile ma, non sicuro, visto la congiuntura internazionale, e cioè una diminuzionedel costo del denaro. E’ proprio qui che nasce il dilemma: tasso fisso o variabile?
Errori ricorrenti
Il mutuo, ricordiamo, è uno strumento, che necessita di una attenta pianificazione di medio-lungo termine. Emerge da diverse ricerche che chi contrae un mutuo a volte commette alcuni errori.
Uno di questi, il più ricorrente, si chiama “errore di estrapolazione”.
Questo ci porta a proiettare in un futuro che non conosciamo quello che ci è invece noto, cioè il presente. Da qui l’atteggiamento che segue: In periodi di discesa dei tassi, si tende a optare per il tasso variabile mentre di contro quando i tassi salgono prevale la scelta del tasso fisso,( questo comportamento è tipico dell’avversione al rischio, da parte del mutuatario).
Quindi, se negli ultimi anni i tassi sono saliti abbiamo paura che continueranno a farlo in futuro e ci vincoliamo al tasso fisso.
Questo atteggiamento è proprio quello che è successo a molti nel 2008 quando i tassi erano alti, molto alti.
Ma i tassi poi sono scesi e anche di molto, e molti mutuatari sono rimasti vincolati a quei tassi così elevati. Fu un pesante salasso, ma non per coloro che che riuscirono a negoziare il mutuo). Detto questo dobbiamo evitare di farci influenzare dalle previsioni sui tassi a 1-2-3 anni perché oltre di solito non si fanno previsioni.
Attenzione ragionare su 2-3 anni quando stiamo prendendo un mutuo a 20-30 anni è del tutto sbagliato, direi folle.
Sappiamo che nel lungo periodo i tassi seguono un andamento altalenante, cioè si innalzano e dopo un certo periodo scendono, e viceversa.
Concludendo spero che le banche offrono ai potenziali richiedenti mutui, personale competente, al fine di evitare errori del genere ed essere invece guida sicura per i risparmiatori privi di adeguata conoscenza di questo prodotto bancario. Il 2007-2008 sia di monito.
Salvo G.Blasco
Foto di copertina tratta da Money