All’Unitre di Modica un evento sulle medichesse della Sicilia medievale

Interessante ed avvincente l’incontro che l’Unitre di Modica in collaborazione con l’associazione Imes Sicilia hanno voluto dedicare alle Medichesse nel medioevo.

L’incontro ha avuto luogo, in concomitanza con la giornata internazionale della donna presso il Convento del Carmine di Modica è stato un momento di riflessione a partire dalla mostra “Vite di donne nella storia. Anche la cancellazione è violenza” visitabile nelle prestigiose sale dell’ex Caserma dei Carabinieri di Modica fino al 10 marzo.

Il ruolo della donna nelle azioni di cura

A relazionare Marcella Burderi, Lucia Trombadore e Giuseppe Barone dopo i saluti del presidente dell’Unitre Enzo Cavallo.  La medicina e la cura sono da sempre declinate al femminile. Le donne sono depositarie di saperi antichi legati alle piante e ai rimedi che queste offrono in abbondanza in natura. Già nelle epigrafi greche il termine “medica” per indicare il femminile del termine più noto “medico”, si rinviene ripetutamente a sottolineare lo stretto legame tra la cura e la donna.

La donna del resto, da sempre, si è dedicata alla comunità: preparava il cibo, che è esso stesso una forma di cura, e conosceva le erbe medicinali dando sollievo ai malanni degli uomini, degli anziani e dei bambini e soprattutto curava le donne nel momento del parto e le seguiva anche dopo in quelle fasi in cui all’uomo era vietato presenziare. Ma la donna che cura, che guarisce è una donna scomoda e presto questo binomio donna/cura è segnato dal sospetto perché troppo vicino alla magia, all’oscuro inspiegabile e inspiegato.

Tre medichesse ebree

In questo scenario nel 300 e nel 400 spiccano alcune figure di donne in Sicilia che sapranno sorprendere per la loro capacità di curare: Trotula, Virdimura, Bella di Paja sono tra le medichesse ebree che hanno lasciato il segno nelle pagine della medicina al femminile nella nostra isola.

Una Sicilia in cui persino la regina Bianca riconosce merito delle donne medichesse e impone che ad esse venga portato rispetto e dignità. Una Sicilia in cui la comunità cristiana e quella ebraica hanno convissuto a lungo pacificamente fino a quel terribile 1474 quando l’increscioso pogrom di cui i modicani si macchiarono, e che ancora oggi è fonte di grande riflessione, pose fine allo scambio e alla collaborazione tra loro.

Una tematica molto partecipata

Vista la grande partecipazione di pubblico l’argomento della medicina e della cura sarà un tema sul quale Imes e Unitre torneranno ancora negli incontri del giovedì diventati ormai per gli appassionati di storia un appuntamento al quale è difficile mancare.

Enzo Cavallo, Lucia Trombadore, Marcella Burderi, modica, Uccio Barone

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