“Per una Costituzione della Terra”, a Modica la conferenza dibattito della Scuola “Virgilio Failla”

“Per una Costituzione della Terra” è stato questo il tema della conferenza che si è tenuta giovedì pomeriggio a Modica, all’Auditorium Floridia, organizzata dalla Scuola di Formazione Politica e Culturale” Virgilio Failla”

All’incontro, ha partecipato, in collegamento video, il prof. Luigi Ferrajoli, docente emerito di Filosofia del Diritto all’Università Roma 3, uno dei principali animatori e pensatori del progetto “Costituente Terra”.

In apertura dei lavori l’avvocato Antonio Ruta, portando ai presenti i saluti della Scuola, ha ricordato le ragioni per le quali è stata convocata una conferenza così importante, per parlare di una Costituzione della Terra.

Il prof. Giovanni Di Rosa, introducendo l’argomento, ha ricostruito il percorso storico e filosofico dell’idea, lanciata dal filosofo tedesco, Immanuel Kant, di dare ai popoli e agli Stati una Carta, un patto federativo di solidarietà e di mutua assistenza per preservare la pace nel mondo. Il suo saggio “Per una pace perpetua” è scritto verso la fine del Settecento, quando erano in corso le rivoluzioni americana e francese e in rapporto a tutte le devastanti guerre europee.

Il Prof Di Rosa ha poi messo l’accento sul fatto che, nella storia, le idee forti e rivoluzionarie nascono dopo le catastrofi, come è avvenuto anche dopo la prima e la seconda guerra mondiale, con la costituzione di forti organismi, quali la Società delle Nazioni e l’ONU, con le rispettive agenzie di promozione dello sviluppo pacifico mondiale. “Ma nel mondo in cui viviamo-ha dichiarato- con le catastrofi naturali e ambientali e con due pericolose guerre in corso, causate dalla cecità umana, è bene che le idee forti si mettano in campo prima che le catastrofi planetarie avvengano”  

Partendo da queste considerazioni, il prof. Ferrajoli, nel suo intervento, ha illustrato come e perché è nato il progetto per una Costituzione della Terra, chi ne sono i protagonisti, quali obiettivi si propone. In un’epoca in cui si registrano sistematicamente catastrofi naturali e ambientali di carattere planetario, in cui si inaspriscono le controversie internazionali che quasi sempre sfociano in pericolose guerre, come quelle russo-ucraina e israelo-palestinese, in un tempo in cui è ripresa la corsa agli armamenti con il rischio concreto di una guerra nucleare, non c’è più tempo da perdere per fare acquisire a tutti i popoli della Terra ed in particolare alle nuove generazioni la consapevolezza dell’urgenza di una mobilitazione di respiro mondiale, per fermare la deriva del pianeta Terra e il rischio di estinzione della specie umana. Ferrajoli, partendo dalla necessità di riformare gli organismi internazionali esistenti, perchè obsoleti e inefficaci, ha poi illustrato le caratteristiche dei nuovi organismi da istituire, che devono essere di governance, decisionali e di garanzia, sanzionatori, auspicando, in questo quadro, una maggiore integrazione dell’UE per poter esercitare un ruolo determinante negli equilibri mondiali.

Nelle risposte alle domande poste da docenti intervenuti che sottolineando l’adesione al progetto di Costituzione della Terra, vertevano sostanzialmente sulle difficoltà della sua realizzazione, poiché oggi il mondo, la politica, l’economia, la finanza, i centri del potere mondiale marciano in direzione opposta, verso la divisione, la contrapposizione, la difesa degli egoismi, il prof Ferrajoli ha messo l’accento sul fatto che i fattori negativi, le contraddizioni, le lacerazioni, le diseguaglianze, il contrasto fra ricchezza e povertà sono così profondi e insopportabili che anche i centri di potere decisionali si renderanno conto che bisogna invertire la tendenza senza ulteriori tentennamenti, perché davvero è a rischio la sopravvivenza della specie umana sulla terra, E questo processo, anche se faticosamente, va perseguito con metodi razionali, con il dialogo, con il confronto dialettico, stringente e severo, con la persuasione verso tutti, sapendo che non si tratta della posizione di una parte, ma di una necessita storica, politica, antropologica che riguarda tutta l’umanità. Protagonisti di questa metamorfosi del pensiero dovranno essere le nuove generazioni, le Scuole e le Università.

Nell’intermezzo del dibattito, l’ingegnere Silvia Rizza ha letto una pagina del saggio, “Il futuro rimpianto” di Gunther Anders, riguardante lo sforzo di Noè, nella letteratura rabbinica, di convincere i suoi contemporanei a rinsavire per tornare nelle grazie di Dio e scongiurare il diluvio universale, che sarebbe l’equivalente della futura catastrofe planetaria del nostro tempo.

A conclusione dei lavori l’avv. Angela Allegria, ringraziando il prof. Ferraioli per il contributo dato al dibattito e alla nostra comunità, ha auspicato che i temi riguardanti una “Costituzione della Terra” possano trovare occasioni di approfondimento, di diffusione e di sviluppo nelle nostre scuole, negli ambienti politici e culturali e nella attività socio-culturali della nostra comunità.

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