Il Consiglio Comunale di Modica, approva il debito di oltre 14 milioni dalla paternità ignota

Consiglio comunale ieri sera a Modica. Chi pensava che la seduta sarebbe andata deserta per la concomitanza della partita della nazionale di Calcio è stato deluso.

All’ordine del giorno 4 punti, due dei quali molto pesanti perché riguardavano due transazioni per debiti pregressi, dal 2014 in poi, con primarie aziende di forniture di energie, o banche che hanno rilevato il debito.

Insomma un Consiglio dall’atmosfera pesante, perché quando si parla di debiti, c’è sempre una sensazione di malessere anche tra i consiglieri. Un debito, in particolare, su cui questo giornale è intervenuto più volte è quello con la Banca BFF ed il Comune di Modica, gli interessi riconosciuti dal Comune, sfiorano la sorte capitale.

Prima della trattazione degli argomenti iscritti all’ordine del giorno, tra le comunicazioni le dimissioni da presidente della 4 commissione da parte del consigliere Civello e la richiesta di un intervento urgente da parte del consigliere  Armenia nella zona di Quartarella sia per il completamento dell’illuminazione che del ripristino del manto stradale  alla luce dell’ultimo sinistro stradale di qualche settimana fa.

E’ seguita poi l’ interrogazione, sempre da parte del consigliere Civello relativamente alla commissione di studio sullo Statuto e sul regolamento comunale, oggetto di mozione e trattata in più riunioni di capigruppo.

Poi per la cronaca, il consiglio ha trattato i quattro punti iscritti all’ordine del giorno. I primi due, Affidamento del Servizio di Tesoreria Comunale e Variazioni di bilancio, sono stati approvati all’unanimità dei presenti. Gli ultimi due(transazione Eni Gas e Luce e Banca BFF) con il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza e l’astensione dei rappresentanti dell’opposizione.

Sulla questione dei debiti, del piccolo ( 1, 2 milioni) e di quello grande ( 13 milioni di cui 6,7 milioni di interessi), vedi il nostro articolo precedente leggi qui , la discussione non è stata particolarmente animata, anzi si coglieva uno stato d’animo di rassegnazione, di inerme impotenza, tendente più all’esercizio dell’arrampicarsi sugli specchi per non dire, magari il proprio pensiero libero.

Il dibattito in aula

Ha cominciato l’assessore al Bilancio, più volte chiamata in causa, la quale si è sforzata di sostenere che la transazione tra BFF e Comune, tutto sommato è una opportunità perché mette la parola fine ad un contenzioso che si trascinava da anni.

Ma alla domanda, formulata da più parti, sia dai banchi della maggioranza che dell’opposizione, ma perché queste bollette non sono state pagate, nessuno ha saputo rispondere o voluto rispondere. Quindi un debito senza partenità.

A parte alcuni interventi sul piano giuridico formulati dai consiglieri, Armenia, Borrometi, Aurnia, poi alla fine, tutti, non hanno espresso critiche nei confronti delle passate amministrazioni, coscienti di aver ereditato, loro malgrado, una eredità pesante. Il consigliere Spadaro del Pd, ha ribadito, sempre il concetto che l’Enel poteva essere pagata, senza arrivare al contenzioso perchè i fondi erano stati assegnati al Comune, dallo stato centrale.

Anche la difesa d’ufficio, accorata, del consigliere Paolo Nigro, non ha contribuito a sciogliere l’arcano del mamcato pagamento dei debiti all’Enel. Nigro, nel suo lungo intervento, ha revocato il passato e la sua memoria storica per dare una mano all’attuale amministrazione che obiettivamente è in difficoltà per questo mare di debiti che stanno arrivando sul tavolo del Sindaco. Nigro ha sostenuto, in sostanza, che i debiti ci sono sempre stati, le transazioni ci sono sempre fatte e alla fine di riffe o di raffe i soldi per pagare si sono trovati. Certo, ha sostenuto, ci vogliono i bilanci approvati, per avere le coperture necessarie, altrimenti non si va da nessuna parte e si rischia di non fare fronte a qualche rata.

Puntuale, in ordine alla transazione tra Comune e BFF, quella dei 13 milioni e passa, ci è sembrato l’intervento  della consigliera avv. Elena Frasca, la quale ha messo in evidenza quanto scritto nella transazione a pag 6. Per Frasca c’è un passaggio che potrebbe rappresentare un pericolo per il Comune nel caso, dopo la verifica dei pagamenti del primo anno,  non risultassero adempiuti tutti gli impegni assunti. In quel caso la transazione andrebbe a ramengo e metterebbe il Comune, nelle condizioni, di fare fronte all’intero debito. Quindi, ha detto la consigliera Frasca, è necessaria la massima vigilanza da parte dell’Amministrazione. Non sono mancati anche gli appelli all’opposizione per condividere percorsi comuni e superare assieme una stagione di bilanci non certio facili.

Nessun rammarico, nessuna parola per i cittadini

Il denominatore comune degli interventi dei consiglieri è stato: non abbiamo scelta, si deve pagare, dobbiamo chiudere questo contenzioso.

Ma a parere nostro è mancato, sicuramente, il coinvolgimento emotivo dei consiglieri nei confronti dei cittadini. Nessuno che abbia detto, mi dispiace, mi rammarico, sono desolato, penso ai cittadini poveri, a quelli che non ricevono lo stipendio da mesi, ai modicani che sono stati penalizzati due volte: dalla consapevolezza che con la somma per interessi si potevano fare tante cose e poi dal fatto che questa somma la pagheranno loro. Una parola di vicinanza la meritavano questi modicani.

Senza dire che sulle responsabilità del passato nessuno ha messo bocca, non un accenno, tutti catechizzati a dare più o meno versioni edulcorate. Per non dire che i pochi consiglieri delle vecchie maggioranze si sono guardati bene dall’intervenire nel dibattito.

E a dirla tutta, si è anche colto l’imbarazzo del primo cittadino la Signora Maria Monisteri che con salomonica considerazione, ha dichiarato “noi siamo come un’azienda, dobbiamo andare avanti e raccogliere anche l’eredità dei nostri predecessori e gestirla nel bene e nel male. Ce la faremo. Ho fiducia”.

Rimane solo una considerazione, triste purtroppo, che questa città non merita: chi si porta sulla coscienza il peso di questo debito che ai tempi si poteva pagare e quindi evitare? Chi ha sulla coscienza il peso di questa porcheria di transazione che prevede, una cifra enorme di interessi,  che si dovranno pagare. Chi risponderà di tutto questo?

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