Iblea Acque, i sindaci: Poidomani deve andare via e restituire i soldi. Il sindaco Cassi lo difende

La vicenda Iblea Acque continua ad essere una matassa sempre più ingarbugliata e questo perché in realtà non si è mai voluta prendere quella che dovrebbe essere l’unica soluzione possibile ovvero mandare via l’amministratore unico ing. Franco Poidomani e nominare un Commissario.

Ma i sindaci, quasi tutti, in primis ovviamente il sindaco di Ragusa Peppe Cassì, (come dichiara nell’intervista realizzata questa mattina e che potete ascoltare al termine dell’articolo) sostengono la tesi che interrompere il rapporto con l’amministratore unico prima della scadenza del mandato, prevista per la primavera del 2025 non sia opportuno in considerazione dei numerosi problemi che la società è chiamata a risolvere e che stanno interessando tutti i comuni della provincia.

E così alla luce di quanto emerso dalle conclusioni dell’avvocato Harald Bonura, il professionista incaricato di fornire un parere legale pro veritate che si è espresso chiaramente dichiarando che la carica di amministratore unico della Società non poteva essere attribuita a un soggetto già collocato in quiescenza, se non a titolo gratuito, i sindaci che si sono riuniti ieri in assemblea, hanno chiesto all’Ing. Franco Poidomani la restituzione di tutte le somme a lui corrisposte fino allo scorso febbraio per l’espletamento del suo incarico. Stiamo parlando di 190.000 € versati illegittimamente a chi non poteva riceverli e non di bruscolini.

Adesso però bisognerà comprendere che cosa accadrà a seguito di questa richiesta. Poidomani restituirà le somme o deciderà di aprire un contenzioso? Questo è l’interrogativo che si pongono tutti. Perché se deciderà di avviare un contenzioso allora le cose si complicheranno ulteriormente e i rapporti con l’assemblea, che già non sono idilliaci, si incrineranno ulteriormente. Anche perché come si può confermare l’incarico a chi nel frattempo avvia un contenzioso contro la stessa società in cui lavora?

Intanto Poidomani, che ha partecipato solo alla prima parte dell’assemblea, sembrava già piuttosto contrariato dalla situazione in generale e aveva chiaramente espresso la sua opinione dichiarando di fregarsene, in parole povere, del parere espresso dall’avvocato Harald Bonura che a suo dire è appunto solo un parere e che di contro i suoi avvocati stavano lavorando per dimostrare la verità dei fatti. Questo, per dire, che comunque i rapporti sono inevitabilmente incrinati e che anche se Poidomani dovesse continuare a titolo gratuito l’incarico, la situazione sarà difficile da gestire.

Da una parte infatti si chiede a Poidomani di restituire le somme e dall’altro di continuare ad essere amministratore della società. Capite che c’è qualcosa che non quadra.

Il consigliere Mauro, che per primo aveva denunciato questa situazione, dichiara di condividere la decisione dei sindaci che è in linea con il parere dell’avvocato Bonura ma si chiede cosa accadrà se, com’è prevedibile, Poidomani deciderà di non restituire le somme dovute? C’è anche da dire, aggiungiamo noi, che in fondo queste somme sono davvero dovute? Alla fine l’errore è stato dell’assemblea dei sindaci e non di Poidomani.

Insomma la questione resta aperta e vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà. Intanto sulla questione abbiamo sentito questa mattina il sindaco di Ragusa che continua a ribadire la sua stima nei confronti dell’Ing.Poidomani e spera in una prosecuzione del rapporto.

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