Al Comune di Ragusa equilibri interni alla maggioranza sempre più precari, lo dice il PD
Al Comune di Ragusa emergono sempre di più contraddizioni in seno alla maggioranza che si dice compatta, ma che sempre più di frequente non è in grado di garantire il numero legale in aula neanche per azioni politiche provenienti dal proprio interno.
A dirlo è Peppe Calabrese, consigliere comunale e segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa. Il riferimento è al consiglio comunale di mercoledì pomeriggio, rinviato per mancanza di numero legale su un ordine del giorno presentato da consiglieri che sostengono il sindaco Cassì.
“Quattro consiglieri di maggioranza avevano presentato un ordine del giorno – racconta Calabrese – il quale, pare, non era stato concordato con l’amministrazione e, al momento della discussione, essendo presente in aula uno solo di loro, era stato chiesto il rinvio del punto. La minoranza, dunque, ha scelto di non partecipare alla votazione, abbandonando l’aula facendo cadere il numero legale”. Una strategia, ovviamente, per far emergere i mal di pancia in seno alla maggioranza
“Successivamente – continua il segretario dem – abbiamo appreso che al termine della seduta, in una riunione informale dei consiglieri di maggioranza nelle stanze del sindaco, un esponente della giunta si sia inalberato a tal punto da inveire con degli insulti contro i quattro consiglieri già citati, costringendoli a ritirare l’odg”
Per questo il gruppo consiliare del Partito Democratico esprime solidarietà ai colleghi che hanno ricevuto le offese invitandoli a prendere una posizione contro questi atteggiamenti che nulla hanno a che fare con il dialogo e il confronto politico.
“Ai nostri occhi il numero dei consiglieri dissidenti all’amministrazione Cassì si è più che raddoppiato e ci auguriamo di poter vedere in loro uno scatto d’orgoglio perché il 63% che il sindaco ha incassato alle amministrative in percentuale gli appartiene” conclude il segretario cittadino del PD.
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