Allarme a Modica: il Ponte Milano-Palermo non può più attendere occorre agire

Nella notte tra il 25 e il 26 settembre 1902, Modica fu teatro di una delle tragedie più devastanti della sua storia. Una violenta alluvione colpì le campagne circostanti, distruggendo i raccolti, allagando strade e campi.

Alle quattro e venti del mattino del 26 settembre, la pioggia, già intensa, si trasformò in un diluvio apocalittico. La terra, incapace di assorbire ulteriori quantità d’acqua, cedette. I torrenti Pozzo dei Pruni e Jannimauro, con furia implacabile, riversarono enormi masse d’acqua sulla città.

Modica, tuttavia, si rialzò, anche grazie all’aiuto di numerose città. Milano e Palermo si mobilitarono, contribuendo in modo determinante alla costruzione di un nuovo quartiere nella zona conosciuta come Dente. Nel 1904 venne inaugurato il quartiere, con nuovi alloggi, un asilo infantile, una chiesa e un oratorio gestito dai Salesiani. Fu anche costruito un ponte per migliorare la viabilità, un’opera che segnò una svolta epocale per la zona.

Oggi, però, Modica sembra aver dimenticato quella tragedia. Il “Ponte Nuovo Milano-Palermo”, così chiamato in onore delle due città che contribuirono alla sua realizzazione, versa in condizioni di degrado preoccupanti.

Di “nuovo”, purtroppo, non ha più nulla. Le immagini parlano chiaro: il cemento è screpolato, i ferri arrugginiti delle carpenterie e delle ringhiere fuoriescono visibilmente, e una scalinata un tempo fondamentale per il collegamento tra via Scala e via Duca d’Aosta è chiusa da anni perché pericolante. Anche un’altra scalinata, che collega via Scala a via Occhipinti, necessita di urgenti lavori di messa in sicurezza. Numerosi passanti riportano cadute di calcinacci, mettendo in luce il rischio costante.

Questa infrastruttura, cruciale per il collegamento tra Modica Bassa e il Quartiere Dente, è stata trascurata per decenni, minacciando la sicurezza degli abitanti. Nonostante i continui appelli della comunità locale, la richiesta di interventi è stata sistematicamente ignorata dalle amministrazioni che si sono succedute. Gli abitanti del quartiere Dente e molti cittadini ci hanno scritto. Come il signor Giovanni Amore nostro affezionato lettore. Il signor Amore negli ultimi anni, ha più volte segnalato il caso anche alle autorità del Comune di Modica, ma non ha mai ricevuto una risposta. E i risultati del disinteresse si vedono.

L’appello del consigliere Spadaro

Anche il consigliere comunale di minoranza, Giovanni Spadaro, figura di riferimento nel Quartiere Dente, ha recentemente sollevato la questione con un’interrogazione scritta all’amministrazione comunale. Spadaro ha lanciato un allarme: senza interventi manutentivi immediati, il ponte rischia una chiusura imminente.

“La chiusura comporterebbe disagi enormi, non solo per i residenti che quotidianamente utilizzano questa via di transito fondamentale”, ha dichiarato Giovanni Spadaro. “Con l’interrogazione, chiedo all’Assessore ai Lavori Pubblici se esiste già un progetto esecutivo per la ristrutturazione, inserito nell’ultimo Piano Triennale delle Opere Pubbliche per un importo di 500 mila euro, e quale sia la tempistica prevista per l’esecuzione. In assenza di un progetto, urge predisporlo immediatamente”.

Il “Ponte Nuovo Milano-Palermo” è oggi il triste simbolo di un degrado trascurato, una promessa di rinascita che rischia di tramutarsi in disillusione? Se non si agirà con rapidità, il timore è che la città possa rivivere tragiche vicende già accadute nel passato. Siamo certi che l’Amministrazione terrà conto della situazione e cercherà di porre un rimedio.

Foto esclusive di Giorgio Di Rosa

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