Iblea Acque, pianificazione aziendale ….. ad uso e consumo…

Nello Statuto della Società Iblea acque , si legge che “La struttura e l’organizzazione della Società sono conformate al modello  della società totalmente pubblica in house providing. Pertanto, la partecipazione al capitale sociale è totalmente ed esclusivamente pubblica…….con divieto assoluto di trasferimento del capitale a soggetti privati…”,   in realtà , dall’azione amministrativa si può  configurare che risulti una società a conduzione privata.

Ancora, si legge che “la Società è in ogni caso vincolata a realizzare oltre l’ottanta per cento del proprio  fatturato nello svolgimento dei compiti ad essa affidati dagli enti pubblici che direttamente o indirettamente la partecipano.”

Chiarito che la Società è pubblica e gli enti partecipanti sono gli Enti locali, ci si chiede, se i Sindaci percepiscano la valanga di malumori espressi dai cittadini, utenti , in riferimento alle bollette inviate con rivelazioni di consumi errati e non sentano la necessità, l’obbligo, di intervenire e formulare direttive richiamando  gli organi amministrativi ad una più regolare attenta emissione degli avvisi di pagamento. Oltretutto che violano la normativa in merito.

La normativa disciplina la fatturazione, che avviene sulla base dei consumi  relativi al periodo di riferimento rilevati dal gestore, tramite personale incaricato dallo stesso o possono essere comunicati dall’utente tramite autolettura, oppure stimati, in questo ordine di priorità. La fatturazione sulla base dei consumi stimati, quindi possono essere conteggiati solo in mancanza del dato del consumo effettivo. Le modalità di calcolo dei consumi stimati devono essere, in ogni caso, rese note ai clienti.

Accertato che dal Gestore non è stato dato nessun incarico al personale, pur essendo stati assunti lavoratori in mobilità dagli enti locali, che possano adempiere  alla rilevazione dei consumi,  che rientrano nei costi complessivi addebitati per il servizio , questi deve prendere in carico l’autolettura  e -previa validazione- dovrà essere utilizzata per la fatturazione; se decidesse di non utilizzarla ne deve dare comunicazione immediata all’utente , massimo entro nove giorni lavorativi e la mancata validazione  dovrà essere fornita nella prima fattura, specificando la motivazione del rifiuto.

La misura comunicata con l’autolettura che è risultata validata, è equiparata ad un dato di misura ottenuto in base a raccolta da parte del personale incaricato dal gestore.

Secondo la normativa, il gestore deve mettere a disposizione dell’utente la possibilità di comunicare l’auto-lettura del contatore con diverse modalità : messaggio SMS, telefonata, tramite web  chat sul proprio sito.

Riguardo all’autolettura sul sito dell’ente gestore è riportato che può essere caricata solo scaricando l’app K-Reader, ma succede che risulta di difficile accesso; altro incoveniente, addirittura la comparsa di un messaggio : “Attenzione ! Il servizio di autolettura del contatore idrico non è attivo nel Comune di Modica(RG).

Nonostante si sia comunicata l’autolettura ,tramite e-mail o posta certificata le bollette recapitate riportano alla voce letture e consumi che il “consumo addebitato è relativo alla media storica  dell’utenza,” non tenendo conto della comunicazione avvenuta, si penalizza l’utente che deve sborsare importi maggiori rispetto ai consumi reali, non considerando, inoltre, che nella media storica riportata, può accadere che non ci sia rispondenza rispetto all’effettiva composizione del nucleo familiare, che può essere mutata, addebitando un consumo  errato.

L’utente deve essere informato sul consumo effettivo per pagare correttamente e rendersi conto maggiormente per una migliore propensione all’utilizzo della risorsa idrica

Oltretutto non effettuando la rilevazione dei consumi da parte del personale incaricato dal gestore , i cittadini utenti avanti negli anni vengono esclusi dalla comunicazione della autolettura , in quanto non facilmente preparati all’utilizzo di apparecchi tecnologici e l’utilizzo di pc. Da qui le file interminabili degli utenti che si vedno costretti a rappresentare le loro esigenze agli sportelli 8come documentato nelle foto che pubblichiamo).

La Società è vincolata a realizzare un fatturato, ma ciò non significa che debba realizzarlo a spese degli utenti,  oltretutto costretta a rivedere gli importi, con il vantaggio di un immediato incasso , per poi  defalcare nella successiva bolletta, un lavoro che non risponde ad una efficace servizio agli utenti , che devono arrabbattarsi nella letture delle bollette, con un danno economico  per  le persone avanti negli anni …….e non solo.

                                  Giuseppe Spadola

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