La Virtus Ragusa si sveglia troppo tardi, al “PalaMinardi” Saronno vince all’overtime
Virtus Ragusa 88
AZ Pneumatica Saronno 89 (d1ts)
Parziali: 21 – 21, 38 – 48, 58 – 65, 79 – 79
Virtus Ragusa: Erkmaa 12, Piscetta 6, Bertocco 17, Simon 10, Gloria 11, Tumino, Vavoli 19, Cascone ne, Mirabella ne, Kosic 12, Adamu 1. All.: Valerio – Di Gregorio
Az Pneumatica Saronno: Pellegrini 10, Nasini 2, Negri 19, Quinti 9, De Capitani 14, Tresso, Giulietti 19, Canton ne, Maspero 5, Beretta 11. All.: Gambaro
Arbitri: Suriano di Settimo Torinese e Turello di Rivalta di Torino
Ragusa – Il canestro di Quinti a un secondo e mezzo dalla fine costa i due punti alla Virtus Ragusa che, nonostante una prodigiosa rimonta dopo l’intervallo, deve arrendersi all’overtime a Saronno.
Simon realizza solo il secondo degli ultimi due liberi, Ragusa perde 88-89 uno scontro importante ma non ancora decisivo in chiave salvezza.
Partita a tre facce per la Virtus, che parte a razzo, sbanda paurosamente nel secondo quarto e dal terzo mette in piedi una rimonta poderosa, culminata col pari di Bertocco a 8” dal termine dei regolamentari. Ma l’esito del supplementare rende la sconfitta più amara del previsto.
La Virtus approccia la gara con disinvoltura in attacco: 7/8 dal campo nei primi cinque minuti con Vavoli e Kosic sugli scudi. Il divario raggiunge il +11 con la tripla di Bertocco a 4’27” dalla fine del primo quarto: 20-9. Sarà l’ultimo canestro dal campo per 7 minuti di fila, un’infinità. Saronno rimonta in maniera laboriosa, mettendo i bastoni fra le ruote all’attacco della Virtus che comincia a girare a vuoto. L’esordio di Adamu permette a Gloria di rifiatare. Ma è nella metà campo difensiva che saltano gli schemi. Giulietti converte un’azione complessiva da quattro punti (fallo di Vavoli) e la Robur balza in testa per la prima volta sul 20-21. Simon impatta dalla lunetta, realizzando un solo libero su due: perfetta parità al 10’.
L’inerzia, però, è tutta dalla parte degli ospiti: cinque punti di Negri mandano Saronno avanti di sei (22-28). La Virtus non ritrova il filo, perde troppi palloni (saranno 12 nel primo tempo) e concede a rimbalzo d’attacco, mentre la Robur è bravissima a punire ogni singola distrazione ragusana. Il parziale a cavallo dei quarti diventa preoccupante: 2-21. Bertocco interrompe la striscia nerissima con l’arresto in mezzo all’area, ma la Virtus è già scivolata indietro. Un’altra tripla di Giulietti la spedisce a -11 (26-37), costringendo Di Gregorio al timeout. Il vantaggio ospite tocca i 18 punti, ne resistono 17 all’intervallo lungo.
Ogni qual volta la Virtus prova a tornare sotto, la Robur aumenta i giri del motore. De Capitani e Beretta respingono di prepotenza il primo tentativo di rimonta, allungando fino al +22. A differenza dell’avvio di partita, la squadra di Valerio e Di Gregorio fatica ad eseguire in attacco. Quando ci riesce arrivano una schiacciata di Gloria in mezzo all’area e una tripla aperta di Erkmaa. E’ il primo segnale di riscossa. Con due minuti di grande furore agonistico, conditi da un’altra tripla di Erkmaa e da un paio di prodezze di Kosic, la Virtus piazza un break di 15-0, esalta il PalaPadua e riapre completamente la partita: 58-65 al 30’.
Saronno, però, resiste alle spallate e ritrova un pizzico di continuità in attacco, tornando sul +10 con cinque punti consecutivi di Pellegrini. Vavoli dà un contributo sotto le plance ma è sull’asse Kosic to Pisca che la Virtus costruisce la propria rimonta fino al -3 (70-73 al 35’). La tensione emotiva mette a dura prova i nervi: due tecnici – uno a Beretta e l’altro a Vavoli – costringono la Virtus senza il proprio capitano nei minuti finali. L’ultimo canestro più fallo di Vavoli diventa un episodio controverso: il tecnico all’ala virtussina, infatti, neutralizza il libero aggiuntivo. Non si tira né da una parte né dall’altra. La partita resta tesa e bellissima. Piscetta difende con estrema disinvoltura sulle guardie avversarie, oscurando la visuale. Si entra negli ultimi due minuti sul +5 per gli ospiti. I liberi di Erkmaa e il canestro di Bertocco riaprono qualche spiraglio per la Virtus: 76-77 a 32” dal termine. De Capitani dall’isolamento fredda il PalaPadua a 10”. Ma una tripla insensata di Bertocco, con 8” da giocare, porta la partita ai supplementari: 79-79. L’ultimo tentativo di Bertocco da venticinque metri, dopo una gran difesa di squadra, si infrange sul primo ferro.
Comincia l’overtime. La Virtus ritrova il vantaggio dopo un’eternità con due liberi di Bertocco (83-81 al 43’). Piscetta si fa trovare pronto a rimbalzo d’attacco e segna l’85-84, prima di commettere il quinto fallo in difesa. Beretta fa 2+1 e Saronno è di nuovo avanti di due a 52” (85-87). Simon pareggia. La Virtus spreca il possesso del controsorpasso, ma è completamente sbilanciata in difesa. Quinti, che s’è perso un giro, segna a 1 secondo e 4 decimi nell’altra metà campo. Sull’ultima disperata rimessa, Simon subisce fallo ma il primo libero esce e il secondo non basta ad allungare – per la seconda volta – la partita.
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