Proposta di Anteas Ragusa: un portierato sociale per rianimare i quartieri

Ragusa – Da un anno e mezzo a questa parte, il mondo ha subito un cambiamento drastico, e con sé, sono cambiate le nostre abitudini e il nostro vivere quotidiano.

Un’emergenza sanitaria , che ci ha resi più solitari e vulnerabili.

A voler trovare una soluzione , ci ha pensato Anteas Ragusa che lancia l’idea del distaccamento di comunità, un’azione di “portierato sociale”, che punta a rianimare i quartieri cittadini con progetti collettivi incentrati sulla condivisione e il “buon vicinato”.

Il presidente dell’Anteas Ragusa, Rocco Schininà ( nella foto) ha sottolineato l’importanza del voler intraprendere quest’iniziativa , destinando , come lo stesso ha citato , a chiamare a raccolta organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale del territorio che possono candidarsi per partecipare a un’azione di “portierato sociale”, cioè spazi fisici da recuperare,  come ad esempio  edicole dismesse, negozi sfitti, sedi associative – dove dare ascolto e supporto ai cittadini e mettere insieme la voglia e le competenze di chi vuole investire un po’ del proprio tempo per la comunità.


Queste stesse attività dovranno essere realizzate dai volontari con il supporto di eventuali figure professionali specifiche e riguarderanno diversi ambiti, come servizi di prossimità – supporto per la spesa o consegna farmaci a domicilio, piccoli lavori domestici, ritiro e distribuzione di eccedenze alimentari, ricezione dei pacchi, cura di piante o piccoli animali domestici, aiuto per trovare babysitter o colf – tutte attività che saranno sostenute tramite una campagna di ricerca dei volontari tra i residenti per costruire una “banca del tempo di quartiere”.

Tra le probabili iniziative che possono emergere nel sociale , si pensa pure all’animazione di quartiere” e socializzazione, con gite passeggiate, attività culturali e sportive da realizzarsi in gruppo, postazioni di book crossing, laboratori e corsi di formazione –  sportelli di orientamento ai servizi offerti sul territorio – disbrigo pratiche, richiesta sussidi, ricerca di lavoro.

Il tutto per includere un vivere sociale comune, affinché nessuno si senta escluso ; questo accadrà grazie alla reciproca complicità e alleanza fra residenti del quartiere, cura e pulizia dei beni comuni, promozione di modelli sostenibili di produzione e consumo, gruppi di acquisto solidale, e laboratori di riciclo .

c.g.

Rocco Schininà

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