Gli aumenti erano stati annunciati qualche giorno fa per il prossimo autunno, ma alcuni panificatori anche in provincia di Ragusa si sono già adeguati con conseguenze che non sono passate inosservate ai consumatori.

Stiamo parlando dei rincari su farina ed energia elettrica che hanno fatto lievitare in tutti i sensi il pane. Un bene primario che peserà inevitabilmente sulle casse di tutte le famiglie e in maniera non indifferente, a Modica c’è chi denuncia la vendita del pane a 3.50 euro al chilo.

Sulla vicenda abbiamo interpellato il presidente provinciale di Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti che ha spiegato: “I nostri associati si sono trovati costretti a fronteggiare un aumento della farina di 12 centesimi al chilo. Per cercare di garantire i margini d’impresa, il pane potrebbe aumentare del 18%.

Ma non è detto che tutti i panifici aumentino i loro prodotti, sebbene la strada sembri tracciata. Tra l’altro, anche i panifici e i venditori di prodotti da forno, così come tutte le altre attività d’impresa, dovranno fare i conti con una raffica di rincari destinata a incidere notevolmente sui costi”.

Manenti si riferisce al fatto che dal primo ottobre l’Autorità per l’energia, Arera, aggiornerà i prezzi di gas ed energia elettrica. Dopo i consistenti aumenti patiti con l’aggiornamento del 1° luglio (+9,9% luce e +15,3% gas), si potrebbero verificare rincari dal 30% al 40%, in particolar modo per il gas.

Quindi, spiega ancora Manenti, “nessuna speculazione da parte degli operatori del settore che rimangono, piuttosto, vittime della instabilità dei prezzi delle materie prime”.

Se le anticipazioni dovessero essere confermate, sarà una stangata, perché si darà il via ad una serie di aumenti a catena di cui nessuno, a maggior ragione in questa fase delicata legata alla ripartenza, sentiva il bisogno.