Protesta degli operatori dei Bus Turistici: ”Per noi solo obblighi ma manca il lavoro”

Il settore del turismo è stato certamente uno di quelli più colpiti dalla pandemia ma ad oggi il Governo sembra aver fatto poco o nulla per aiutare gli operatori del settore, molti dei quali rischiano la chiusura. All’interno del settore turistico poi, c’è un’ulteriore categoria, che sta soffrendo ed è quella del settore dei bus turistici.

Oggi ci ha colpito molto sulla pagina di  Alessandro Baglieri che, oltre a dedicarsi  all’attività di famiglia è anche un collega, un manifesto funebre in cui denuncia come la categoria sia sull’orlo del fallimento.

E per questo, questa mattina, un corteo di bus turistici con dinanzi un carro funebre si è recato a Palermo per manifestare contro il totale disinteresse che il Governo ha nei confronti della categoria. In particolare gli operatori Bus Turistici denunciano che ad oggi non solo non è stato mantenuto nessun tipo di impegno preso ma sono stati attivati tutti gli obblighi e gli impegni economici per le aziende, senza che il lavoro sia effettivamente ripartito. 

L’associazione nazionale dei bus turistici, infatti, ha deciso di iniziare oggi una protesta ad oltranza,  statica, in presenza davanti ai prefetti di molti capoluoghi italiani, e annunciano che gli imprenditori e le loro famiglie rimarranno in piazza fino a che non giunga dal governo una presa d’impegno chiara e adatta alla immane dimensione della tragedia che da due anni stanno attraversando.

La cosa peggiore, denunciano nella nota, è che “Non è stato riconosciuto il settore come facente parte dell’indotto turistico, senza quindi fondi perduti adeguati né provvedimenti ad hoc per i dipendenti. Non è stata inoltre riconosciuta la svalutazione dei mezzi e quindi del deperimento delle strutture aziendali.Sono stati bocciati gli emendamenti a favore del recupero delle accise.È stato riconosciuto il ristoro delle rate di leasing solo per coloro che hanno acquistato autobus immatricolati nel 2018/2019 e che hanno comunque continuato a pagare regolarmente nonostante la pandemia senza accedere alla sospensione in moratoria. I leasing sospesi fino al 31\12\2021 sono regolarmente ripresi, le tasse e le incombenze precedentemente rimandate causa pandemia sono tutte tornate in vigore e regolarmente attive, solo una cosa manca all’appello:il lavoro!” 

A luce di questo, le richieste degli operatori del settore sono chiare: fondo perduto sugli interessi maturati nei leasing; interventi urgenti sulla svalutazione degli autobus e fondo perduto adeguato rispetto alle altre categorie gravemente danneggiate dalle restrizioni covid. 

Alessandro Baglieri

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