Situazione ingestibile per il caro bollette. Vera Carasi (Cisl) sollecita il governo
C’è preoccupazione e paura per il presente ma soprattutto per il futuro, che agli occhi di tutti pare essere sempre più incerto.
Ci permettiamo di dire cosi perchè questo lungo tempo nero , sembra non dare più tregua.
Due anni di pandemia, adesso la guerra , per poi avere il rincaro delle bollette che stanno mettendo in ginocchio molte famiglie italiane.
Aumenta tutto, tranne lo stipendio mensile.
Com’è possibile pensare di poter andare avanti cosi?
Vera Carasi, segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, denuncia la situazione evidenziando la necessità di dover fare di più.
“La situazione è critica. Siamo ripiombati in una vera e propria economia d’emergenza. Pensionati, famiglie monoreddito, lavoratori part time stanno vivendo una situazione sempre più difficile. Anche in provincia di Ragusa, sono sempre più numerose le segnalazioni di persone che non ce la fanno, soprattutto dopo che sono arrivate, nei giorni scorsi, le bollette del metano riferite ai mesi di gennaio e febbraio che hanno fatto registrare un’impennata del 60-70%.
Tutto assurdo. Pensate che, a Ragusa, una pensionata, sola in casa, che riceve ogni mese la minima di 500 euro, si è vista recapitare una bolletta di 480 euro quando, invece, prima, al massimo, si arrivava a 250-260. Non sono casi limite. Sono diventati ormai la norma. E bisogna chiedersi dove andremo a finire se non si pone un argine”.
La Cisl è impegnata a sollecitare il Governo ad attivare altre misure specifiche. Perché, ripetiamo, la situazione è davvero molto in bilico, soprattutto per le persone che campavano già di stenti prima e che, adesso, purtroppo, si trovano costrette a stringere ulteriormente la cinghia anche se non si sa bene come. Sì, è vero, siamo preoccupati.
Perché dell’attesa ripresa ancora non si ha notizia. Piuttosto, dopo due anni di pandemia, anche in provincia di Ragusa sono numerosi i segnali che si colgono di una stagnazione economica che può essere l’anticamera di una vera e propria fase di recessione. Ed è necessario attivare, tutti insieme, delle contromisure”.