Il 25 aprile 2022 in provincia di Ragusa, nelle piazze dopo due anni di pandemia
Dopo due anni di limitazioni a causa del Covid, in Sicilia sono tornati cortei e manifestazioni per celebrare il 25 aprile, anniversario della Liberazione.
In tutte le principali città anche in provincia di Ragusa si sono svolte cerimonie di commemorazione, e sono state deposte corone sulle lapidi dei caduti in guerra.
Complice anche il weekend ravvicinato, sono tanti gli eventi e le iniziative in programma per questa giornata di festa caratterizzata anche da un clima mite.
A Ragusa a margine delle celebrazioni il sindaco Cassì ha dichiarato: “Per ribadire i principi di libertà, unità, autodeterminazione, democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica, valori attorno ai quali stringerci sempre e specialmente nel momento in cui in Europa è in corso un’aggressione militare che li rinnega”.
A Pozzallo il sindaco Ammatuna ha dichiarato: “Il 25 aprile è il giorno della conquista della libertà da ricordare sempre ed è una parte importante della nostra storia. La libertà è come l’aria che si respira e che si rimpiange quando non c’è più. La libertà non ci viene mai concessa, è una conquista che bisogna difendere tutti i giorni. Viva il 25 aprile, viva l’Italia e viva Pozzallo.
A Modica, dopo un breve e composto corteo, è stata deposta una corona d’alloro presso il MOnumento a Caduti, sotto Palazzo di città. Il sindaco Abbate ha detto: “Il 25 aprile è il Giorno di Liberazione, di Democrazia, di Pace, di Diritti, di Fiori, di Bellezza, di Eguaglianza e di quello che pensiamo debba ancora essere costruito e condiviso”.
Il sindaco di Ispica Innocenzo Leontini ha dichiarato: “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”. Ispica celebra il 25 Aprile e, in occasione del 77° anniversario della Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, sono state deposte le corone di alloro a piedi dei monumenti cittadini che ne conservano la memoria”.
Particolarmente toccante la cerimonia a Vittoria dove sono stati ricordati due vittoriesi vittime della ferocia nazifascista.
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