Il Marina di Ragusa a “caccia” di punti contro la Cittanovese
Ragusa – Claudio Abbate. Gara casalinga di vitale importanza per il Marina di Ragusa che domani allo stadio “Aldo Campo” affronterà la Cittanovese con il chiaro obiettivo di tornare al successo e continuare a lottare per la salvezza.
La gara contro la formazione calabrese assume maggiore importanza, dopo che in settimana il Giudice Sportivo accogliendo il ricorso del Rende ha assegnato persa a tavolino ai rossoblu della frazione ragusana la gara contro i biancorossi cosentini che sul campo era terminata in parità.
L’allenatore del Marina di Ragusa Salvatore Utro fa l’analisi della partita e su come la sua squadra dovrà affrontare la Cittanovese,
“I calabresi – spiega Salvatore Utro – sono avversari di tutto rispetto con molti giocatori di categoria. Avremo di fronte una squadra esperta e non semplice da affrontare. Entrambi abbiamo bisogno di punti per motivi diametralmente opposti. Mi aspetto una partita difficile e tirata dove gli episodi potranno fare la differenza. Ormai – continua – tutte le partite sono difficili soprattutto quando inizia il girone di ritorno. Mercoledì scorso abbiamo giocato bene negli ultimi 30′ del secondo tempo. I primi 60′,invece, siamo stati puniti oltremodo dai nostri avversari. Quando le cose succedono, il problema c’è e va risolto. So che i miei ragazzi sono molto amareggiati. La nostra è una squadra che riesce a pareggiare anche partite difficili. Contro il S.Agata, sotto di due gol, alla fine abbiamo anche rischiato di vincerla. Ecco perchè contro la Cittanovese spero di iniziare dall’ultima mezz’ora. I nostri avversari sono bravi, organizzati ed hanno strategie e piani tecnici per vincere la partita. ripeto, dovremo iniziare dagli ultimi trenta minuti di mercoledì scorso. Sono certo che – conclude Utro – i miei ragazzi faranno la loro parte e se dovessimo sbagliare qualcosa, saranno errori nuovi e non quelli già visti. Stiamo lavorando e faccio i complimenti ai miei ragazzi. Ogni giorno s’impegnano e danno quotidianamente il massimo per la nostra causa.”
Claudio Abbate