Modica: la seconda edizione delle Vie dell’Immaginario sarà dedicata ad ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’
E’ dedicata ad ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’ la seconda edizione delle Vie dell’Immaginario.
Un percorso che attraversa suggestivi vicoli, strade, piazze e giardini di Modica Alta, trasformati per l’occasioni in uno spazio espositivo all’aperto, con Opere d’arte realizzate da artisti provenienti da ogni parte d’Italia.
Una grande, quindi, mostra all’aperto che vedrà Modica Alta protagonista dal 19 luglio fino al 15 Ottobre, con un percorso che avrà il suo punto di arrivo o di partenza, dipende dai punti di vista, nell’ex Chiesa di San Nicolò ed Erasmo.
Fra gli artisti e le associazioni che hanno già aderito ci sono: Aldo Palazzolo, Alberto Refrattario, Teresa Miccichè, Galleria “Fermata d’Arte”, Marco Grifola, Antonella Giannone, Gra Gra Gra, Mavie Cartia, Massimiliano Brullo, Ignazio Monteleone, Galleria L’a/telier: Raffaello De Vito, Alessia Sicolo, Rosa Mininni, Patrizia Bonvissuto, Andrea Wild, Luca del Guercio, Gianni Sirugo, Lucia Ragusa, Pamela Vindigni, Salvatore Fratantonio, Kirikù Giocoteca, Alunni della Scuola “Piano Gesù”, “Cooperativa “La forza della vita”.
La scelta di Alice nel Paese delle Meraviglie non è certo casuale. Precipitando nel sottosuolo Alice si confronta con una realtà in cui le regole del mondo normale sono di fatto capovolte. Ma da questa esperienza non ne ricava alcun insegnamento utile o precetto morale come avviene spesso nelle favole piuttosto il viaggio di Alice appartiene alla grammatica dell’inconscio.
IMMAGINA è un gruppo non formale di circa 50 bambini e ragazzi tra i 7 e i 17 anni, nato inizialmente come un progetto pilota di “Giornalismo Televisivo fatto da bambini e ragazzi”, e che in pochi anni è riuscito ad ottenere una eco a livello locale e nazionale per la qualità del lavoro svolto e per la capacità di analisi e valutazione della realtà. In questa fase è riuscito a creare una rete estesa di relazioni e collaborazioni con Enti Pubblici e privati che operano nella cultura e nel sociale, che è stata poi il punto di forza per la seconda fase del progetto avviata dal momento in cui il Comune di Modica ha concesso come sede del progetto la ex chiesa di San Nicolò da anni abbandonata. Da questo momento vengono ridiscussi obiettivi e metodologie e IMMAGINA si trasforma in un Centro di aggregazione e Promozione Culturale che si rapporta con il territorio offrendo una visione nuova e unica dei meccanismi della produzione culturale: la gestione di un Centro culturale da parte di bambini e ragazzi ha ribaltato il rapporto fra loro e il mondo degli adulti, cioè tra fruitori e produttori di cultura eliminando questi paradigmi e sostituendoli con l’idea di SOGGETTI ATTIVI del processo. Questo implica il valorizzare la capacità del singolo di pensare e progettare, il suo bisogno di autonomia, ma anche di radicamento e appartenenza. Altro aspetto che ispira IMMAGINA è il rapporto tra qualità del prodotto e comunità di riferimento. L’obiettivo è quello di far emergere e accompagnare l’innovazione sociale attraverso il coinvolgimento diretto delle persone e della comunità, intesi come soggetti attivi del processo e non partner passivi, con i quali creare un LEGAME, cioè di avere come obiettivo quello di costruire con le persone e le comunità legami durevoli, fiduciari, di investimento nel bene comune.
“Il nome IMMAGINA, vuole raccontare un’idea, una visione e per fare questo, spiegano i promotori dell’iniziativa, abbiamo individuato la centralità della dimensione etica nella ideazione delle strategie condivise L’etica smette di essere una prospettiva astratta per divenire forza trainante della strategia stessa”.
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