Modica, fa discutere la benedizione di Ignazio Abbate: “È stata la mano di Dio…”

In queste ultime ore c’è venuto in mente il titolo di un film molto famoso: “È stata la mano di Dio”

Sarà stato forse il gesto di Padre Michele ad ispirarci perché quella mano imposta sul capo di Ignazio Abbate nel giorno della presentazione della sua candidatura alle regionali alla città di Modica ci è sembrato proprio un gesto “divino”.

Ma alla fine non ci siamo scandalizzati, anzi, addirittura l’on Cesa ha proposto di iniziare tutte le riunioni dell’Udc con un momento di preghiera.

E questo ci può solo fare piacere anche perché in effetti in questo momento storico l’Udc ha proprio bisogno di un aiuto dall’alto per raggiungere lo sbarramento del 5% necessario ad accaparrarsi almeno un seggio all’Ars.

Ma non solo, ha bisogno anche della mano di Dio il neo sindaco di Palermo, sempre dell’Udc, per risolvere il problema delle bare al cimitero dei Rotoli, e ancora ne ha bisogno l’Assessore regionale Daniela Baglieri anche lei dello scudo crociato, per superare l’emergenza dei rifiuti in Sicilia.

Insomma una benedizione non si rifiuta mai a nessuno e di questi tempi fa sempre comodo. Quindi bene ha fatto padre Michele a non sottrarsi a questo compito. Anche se i commenti sui social sono i più disparati. E ci sovviene quanto successo tanti anni fa a Palermo, al varo della nave Lucullo.

Si racconta, ma non ci sono riscontri, che un Ministro impossibilitato a presenziare alla cerimonia per il varo di una unità navale, avesse inviato un telegramma, con il seguente testo: ” Impossibilitato partecipare. Varate “Lucullo”, voi, ed il cardinale Ruffini”. Sicuramente una battutaccia con tanto di doppio senso per il nome dell’imbarcazione. Ma anche un modo dissacratorio per colpire potere politico e religioso, ma efficace, tant’è che ancora oggi, tanti la ricordono e la ripetono.

Tornando ai nostri due, fra l’altro non è la prima volta che si muovono insieme l’uno ad inaugurare l’altro a benedire.

Potere religioso e potere politico sempre a braccetto altro che Don Camillo e Peppone, quelli ormai sono tempi passati adesso gli interessi sono condivisi e i due poteri camminano insieme.

Questa è la realtà dei fatti per cui oggi non ci sconvolge più niente tanto meno una benedizione. E se Ignazio Abbate sarà eletto sappiamo che a volerlo sarà stata la mano di Dio…

Cimitero dei Rotoli, Daniela Baglieri, Don Michele Fidone, È stata la mano di Dio, ignazio abbate, Lorenzo Cesa, palermo, Roberto Lagalla, UDC

Commenti (7)

  • Questo prete, confonde l’altare sacro con un profano palcoscenico.
    Sarebbe ora che l’autorità superiore, sua prossima, gli spiegasse le ragioni e i compiti del suo ministero
    Personalmente, in Chiesa, mi piacerebbe ascoltare la Parola di Dio che le chiacchiere del suo politico prediletto

  • Giovanni Nicastro

    A questo punto , spero di no . Oltre a gridare al miracolo dovremmo proporre Padre Michele Fidone santo subito per intercessione.

    • Non conosco Staglianò, ma conosco certe dinamiche.
      Alle volte si dà un incarico prestigioso a uno che non né ha le capacità per gestirlo, per poi successivamente, con quella scusa, rimuoverlo definitivamente e senza rimorsi.

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