A ‘EtnaStar’ si presenta il libro del poliziotto modicano La Perna, in ricordo della strage di Via D’Amelio
Sarà presentato il primo di ottobre all’Auditorium Concetto Marchesi del Palazzo della Cultura di Catania il libro “A vent’anni dalla strage. L’odore che non mi lascia” dell’autore modicano il poliziotto Giovanni La Perna, con la partecipazione straordinaria di Antonio Vullo (agente di scorta del Giudice Paolo Borsellino, unico sopravvisuto alla strage di Via D’Amelio).
Lo abbiamo incontrato proprio in occasione dei trent’anni della strage e questa è l‘intervista che abbiamo realizzato
La presentazione del libro è inserita all’interno dell’evento “EtnaStar Per Non Dimenticare” per ricordare e omaggiare a trent’anni dalle stragi, tutte le vittime di mafia. Etna Star è una prestigiosa rassegna ideata, curata e diretta artisticamente dalla scrittrice e sceneggiatrice cinematografica Debora Scalzo che si inserisce del Festival Internazionale del Libro e della Cultura di Catania EtnaBook che riparte dal 27 settembre e si conclude proprio il primo di ottobre.Per la sua seconda edizione EtnaStar ha scelto come musa ispiratrice, il grande Maestro Franco Battiato, a cui sarà dedicato il tema della rassegna con “La Cura”, poichè come definisce la Scalzo “la scrittura come la musica è la cura a tutti i mali del mondo e riesce a trasformare il mondo, in un mondo migliore”. La Scalzo è un’artista a tutto tondo, siciliana di origine, vive di scrittura e arte, da scrittrice di libri di successo, a sceneggiatrice, produttrice e presto il debutto come regista cinematografica con il docufilm “Paolo Vive”, omaggio al Giudice Paolo Borsellino, le riprese inizieranno a fine anno tra Palermo, Cefalù e Catania, in collaborazione con la Catania Film Commission e Sicilia Film Commission.
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Luigi
Ottima idea, comunque vi sono tanti poliziotti con ruoli diversi che quel giorno sono stati catapultati nell’evento tragico.
Il sottoscritto quel giorno, diversamente da Giovanni, era in servizio in centrale operativa, immaginate per un momento cosa avviene in un luogo di comando e coordinazione con tutti gli uffici investigativi e con gli alti funzionari del ministero, i quali cercano notizie certe, senza forse e che invece in quei momenti non è conveniente dare notizie dubbiose.
Comunque, in centrale operativa ho vissuto anche l’evento tragico dell’agguato al dottor Montana a Porticello del 28 luglio 85 che poi ha portato alla morte dell’indagato Marino e dopo pochi giorni dell’agguato, 6 agosto 85, del dottor Cassara’.