A Modica la Commissaria chiede i soldi anche per il Palazzo della Cultura. “Chiude” il Caffè Letterario Quasimodo

La prima vittima il sodalizio culturale fondato 16 anni fa da Domenico Pisana

La notizia di oggi è che dopo 16 anni il Caffè Letterario Quasimodo di Modica chiude i battenti. Lo ha reso noto il suo Presidente Domenico Pisana che in una lunga nota spiega alla città il motivo di questa decisione.

La decisione, presa con rammarico, è scaturita dall’ impossibilità di poter utilizzare il Palazzo della Cultura con il patrocinio gratuito del Comune di Modica; l’uso dell’auditorium, per 16 appuntamenti, secondo la nuova regolamentazione comunale, avrebbe richiesto una somma di 4000 euro, che non siamo in grado di sostenere”.

La Commissaria ha infatti deciso che, per rimpinguare le casse comunali, occorrerà pagare per usufruire delle location di proprietà di Palazzo San Domenico . Una decisione che però non tiene conto di quello che in città hanno rappresentato, e rappresentano, alcune realtà fra le quali il Caffè Letterario Quasimodo che in questi lunghi anni  si è proposto come, scrive il Presidente Pisana “Agorà culturale” nella quale cittadini e persone simpatizzanti hanno liberamente mostrato di gradire e partecipare alle iniziative di carattere letterario, storico, artistico, teatrale, musicale proposte dal gruppo“.

Un punto di riferimento culturale per la città ma non solo, perché molto spesso gli eventi venivano ospitati anche dai comuni vicini, sempre a titolo gratuito, senza considerare il fatto che il Presidente Domenico Pisana ha esportato, con le sue opere e i suoi riconoscimenti anche all’estero il nome del Caffè Letterario e della città di Modica.

Ed è proprio per questa ragione che la richiesta della Commissaria appare davvero fuori luogo. Perché c’è differenza, a nostro modo di vedere tra un’associazione che organizza sporadicamente un evento culturale o un convegno di altra natura, e un’associazione che offre un servizio continuativo alla città: quello di donare cultura, di donare momenti di socializzazione, di intrattenimento organizzati senza scopo di lucro coinvolgendo personalità del mondo della cultura, del teatro, storici, studiosi di ogni ordine e grado che hanno dato il loro contributo, senza nulla a pretendere, se non con lo scopo di divulgare la conoscenza, la tradizione, la storia, la poesia, la musica e tutto questo ha da sempre ottenuto l’appoggio di tutte le amministrazioni che nel tempo si sono succedute, di qualsiasi colore politico, perché la cultura non ha ne prezzo ne partito, la cultura è della città e dei cittadini, e garantire per sedici anni la propria dedizione e il proprio impegno a titolo gratuito deve pur significare qualcosa per questa città.

La storia del Caffè Letterario Quasimodo non può finire così e nonostante il comunicato del Presidente sembra essere un vero e proprio commiato, con tanto di ringraziamenti, sappiamo che stanno già arrivando delle proposte per ospitare gli incontri della nuova stagione, che doveva già cominciare lo scorso fine settimana. E a quanto pare il Presidente potrebbe comunque prenderne in considerazione qualcuna: “Il Caffè Letterario Quasimodo comunica, tuttavia, che nel porre fine alla propria attività con la sedicesima stagione chiusasi a giugno 2022, si riserva comunque la possibilità di poter continuare  ad offrire alla città di Modica, ad appassionati e simpatizzanti, in modo del tutto sporadico ed occasionale, iniziative che, sussistendone la condizioni organizzative, possano continuare a rendere un servizio di animazione culturale al nostro territorio”.

Noi speriamo che sia così ma speriamo anche che la Commissaria faccia un passo indietro nei confronti di questa decisione che danneggia la città, perché se è vero che di cultura non si mangia, crediamo che non sia certo questo il modo per risollevare i debiti del Comune di Modica, debiti che fra l’altro ci sono sempre stati ma che non hanno mai portato le amministrazioni a prendere tali decisioni.

Solo una volta, ad onor del vero, un consigliere della maggioranza del sindaco Buscema, aveva sollevato la questione proponendo di far pagare l’affitto al Caffè Letterario Quasimodo, ma il sindaco stesso nonostante la sua nota oculatezza, decise di mantenere invariata la situazione, e fu un bene anche per l’allora consigliere che nel tempo ci risulta abbia usufruito spesso degli incontri del Caffè Letterario per presentare i suoi libri. Questo per dire che il Caffè Letterario è patrimonio della città, di tutta la città anche dei più giovani visto che ha organizzato tredici edizioni del Premio di Poesia Quasimodo “La terra impareggiabile” riservata agli studenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori della provincia di Ragusa che ha visto la partecipazione di 6500 studenti grazie anche alla collaborazione di docenti e dirigenti scolastici. Abbiamo cercato attraverso questa esperienza, ci ha spiegato Domenico Pisana, di suscitare nei giovani un approccio poetico alle loro città in tutte le varie articolazioni paesaggistiche, barocche, enogastronomiche, folkloristiche, monumentali, artistiche e religiose, mediante la produzione di testi poetici sia in lingua che in dialetto; di far emergere e sviluppare le potenzialità poetiche degli studenti mediante la composizione di poesie centrate su tematiche esistenziali e sociali e su argomenti a tema libero; di favorire un’interazione tra Scuola, territorio e cultura locale al fine di determinare una valorizzazione delle risorse culturali del territorio e di rafforzare la promozione di valori di cittadinanza come la legalità, la giustizia e la solidarietà”

Insomma, c’è poco da aggiungere per comprendere che forse prima di prendere certe decisioni sarebbe meglio conoscere la storia della città, le sue tradizioni.

Ma poi stiamo parlando di Salvatore Quasimodo, a cui la città deve tanto. La Commissaria dice sempre di non essere un politico ma un tecnico venuto a risanare la città, ma il bene di una città passa non solo attraverso le sue casse, e soprattutto, non è giusto che siano i cittadini a pagare, anche perchè con questa decisione si blocca tutto, scompariranno, convegni, giornate di studio, seminari, presentazioni di libri. Grazie al Commissario che in un solo colpo ha cancellato quelle poche iniziative culturali che a forza di sacrifici personali, cioè a gratis, hanno tenuto alta il nome di Modica e anche del suo Premio Nobel.

Antonello Buscema, Caffè letterario Quasimodo, Commissaria straordinaria comune di Modica, Comune di Modica, Domenica Ficano, Domenico Pisana, modica, Premio di Poesia Quasimodo “La terra impareggiabile”

Commenti (1)

  • Perché la Commissaria Ficano chiede soldi, forse per risanare i disastrati bilanci comunali, causati dalla precedente amministrazione?
    Da cittadino, sono d’accordo a dare a titolo gratuito i locali del Caffè letterario, solo se saranno i consiglieri di maggioranza a farsi carico delle spese

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings